Il Presidente del Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Marco d’Agostino, insieme alla Vice Presidente Loredana Gioseffi, sono stati ricevuti martedì 29 novembre, su invito, dal Prefetto Dott. Donato Cafagna per un cordiale colloquio. Allo stesso è stato fatto dono di un libro fotografico delle bellezze artistiche e naturalistiche delle Terre d’Istria e Dalmazia.
Con l’occasione è stato condiviso il programma per la Commemorazione del prossimo 10 febbraio ed è stata sottolineata l’importanza del gemellaggio tra le città di Pola e Verona, avviato nel 1982, con l’auspicio di intensificare i rapporti delle due città delle arene, sul piano culturale, storico e turistico.
Importante la funzione della UE come casa comune delle Nazioni europee ed in questo contesto, un atto importante sarà l’entrata di Slovenia e Croazia nell’area Schengen.
In uno scenario europeo segnato da una guerra tra Russia e Ucraina e da qualche tensione nei Balcani, la nostra Associazione rappresenta un monito, la memoria di un dramma che non deve ripetersi. In un certo senso siamo testimoni e alfieri di pace.
La Prof. Gioseffi ha ricordato anche la figura del padre Giuseppe, quando allora insegnante nelle Isole Brioni, vide irrompere nella scuola un comando di nazionalisti comunisti slavi che presero la bandiera italiana da lui riposta nell’armadio per gettarla tra i rifiuti. Per averla poi recuperata, venne duramente interrogato dall’OZNA (la polizia militare di Tito) temendo la tragica fine che avvenne per molti dei nostri connazionali. Per questo episodio e per la sua intensa attività nell’Associazione gli venne riconosciuto il titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2018.
Dopo tanti anni, il nostro Presidente della Repubblica celebrerà il prossimo Giorno del Ricordo presso il Quirinale. Segno della sua piena vicinanza alla nostra storia.
Infine, l’importanza di “fare esercizio di memoria” per i più giovani, nelle scuole, è quanto auspicato dal Prefetto, il quale ancora una volta ha dimostrato la propria attenzione e amicizia verso la storia degli esuli istriani, fiumani e dalmati.