Emozionante e partecipata cerimonia d’inaugurazione ieri mattina a Lariano, in provincia di Roma, di un parco intitolato ad Alice Abbà, tredicenne vittima delle foibe istriane. Suo padre Giorgio era un vigile urbano di Rovigno, sequestrato ed infoibato durante la prima ondata di stragi compiute dai partigiani comunisti jugoslavi dopo l’8 settembre 1943. Cercando notizie del marito e indagando sulla sorte che poteva essergli occorsa, la moglie Giuseppina era sempre insieme alla giovane figlia, fino a quando anch’esse vennero fatte sparire. Simili dinamiche dimostrano il clima di terrore che le forze titine andavano diffondendo nelle terre che intendevano annettere alla nascente Jugoslavia comunista: colpire tutto ciò che rappresentava lo Stato italiano (anche un vigile urbano in questo caso) e colpire spietatamente anche i suoi congiunti.
L’amministrazione comunale di Lariano, insieme al Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (comitato in cui gli esuli rovignesi di prima o seconda generazione sono molteplici), ha pertanto intitolato alla memoria della giovanissima Alice un’area verde proprio nei pressi delle scuole cittadine e l’inaugurazione è avvenuta con una cerimonia alla quale hanno preso parte anche molti studenti. L’assessore Maria Grazia Gabrielli ha introdotto e coordinato gli interventi, ma molto commovente è stata la lettura dei parenti della famiglia Abbà, oggi esuli in Sardegna che, causa motivi di età, non hanno potuto presenziare, ma hanno voluto scrivere un messaggio pieno di gratitudine per la meritoria iniziativa. La professoressa Donatella Schürzel, presidente dell’Anvgd romana, ha quindi fornito un breve inquadramento storico prima che il Sindaco Maurizio Caliciotti introducesse il momento in cui la targa d’intitolazione è stata scoperta.
Hanno quindi portato la loro testimonianza soci e dirigenti dell’Anvgd provinciale originari di Rovigno d’Istria come Dionisia Eufemia Pellizzer, Giuliana Eufemia Budicin e Gianclaudio de Angelini. Quest’ultimo in particolare, saggista è poeta, ha letto un componimento realizzato per l’occasione, Compianto per Alice:
Già privata del padre
venivano a prenderti la madre.
La bicicletta appoggiata al muro
abbandonati i giochi e le bambole
non volesti lasciare la sua mano
la seguisti nello stesso destino.
Innocente vittima della belva umana.
Molto significativo è stato anche l’intervento dei ragazzini di Lariano, commossi e partecipi della tragedia che ha colpito quella che avrebbe potuto essere una loro compagna di giochi o di studi. [LS]
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