La Pasqua ci annuncia anche Egidio Bullesi. Ed è significativo quest’anno comunicare pure la ripresa della celebrazione dell’anniversario all’isola di Barbana che la mattina di lunedì 25 aprile, l’indomani dell’Ottava domenica della Divina Misericordia, ci farà cogliere la freschezza di un frutto maturo della Pasqua del Signore, un laico cristiano, un giovane, dal quale imparare a credere che Vita Eterna c’è: Egidio si disse addirittura contento di farne la precoce esperienza.
Non è l’unica risonanza forte – questa fede pasquale “veramente” di Egidio – che ci viene nell’ora del suo transito. La situazione internazionale, che fa seguito ai due anni dell’altra “guerra”, la pandemia (essa ci ha impedito nel 2020 e 2021 di recarci il 25 aprile sull’isola che accoglie il segno terreno della presenza di Egidio fra noi), rimanda in un certo senso alla sua esperienza di vita nella terra d’Istria, a cavallo della prima guerra mondiale: una terra contesa; una terra dalla quale anche la sua famiglia e lui dovettero allontanarsi profughi patendo fame e freddo; una terra d’Europa che, dopo di lui, invece che convivenza e armonia fra popoli, conoscerà l’umiliazione dell’esodo dei suoi abitanti per causa di violenti occupanti. È un vecchio orribile rito che si sta ripetendo con distruzioni e prospettive finora non volute di pace nella guerra in Ucraina. Esso rende tristissima questa Pasqua!
L’esempio di fede e carità eroiche di Egidio suggerisce di aiutare con tutto il cuore i nuovi profughi dell’Est a noi così vicino (Leopoli era parte fino al 1918 dell’Impero asburgico come Gorizia, Trieste, Pola!) e di pregare Dio perché pace sia nella povera Europa che se ne è ritrovata improvvisamente priva: l’Europa dei popoli che ha saputo vivere sin qui nella pace, che Egidio “predicò” con la testimonianza di un cristianesimo di tanta coerenza, seminando tanta bontà.
Possiamo dunque pregare anche il venerabile “europeo” Egidio Bullesi di Pola in questi giorni pasquali. È esempio luminoso di pace, che i semplici più che i potenti sanno costruire!
Queste alcune sensazioni mentre ci avviciniamo all’anniversario del 25 aprile. Siamo invitati, come devoti di lui, a dare anche un segno fraterno di ripresa: rifare nostre le motivazioni di coloro che introdussero la causa e ottennero venticinque anni fa il riconoscimento delle virtù eroiche del venerabile giovane istriano (il decreto relativo è datato 7 luglio 1997). Perché Egidio è un piccolo/grande del paradiso, attuale e importante. La causa va perciò ancora perseguita in comunione con l’Ordine dei Frati Minori e la collaborazione delle diocesi della sua terra europea di qua e di là dei confini.
Trovate qui il programma A BARBANA DI LUNEDÌ 25 APRILE MATTINA (BARCA A GRADO ORE 9.30), 93° dal Transito del venerabile nostro: nel pomeriggio, dopo il pranzo che potremo consumare insieme alla casa del pellegrino (prenotare presso Maria Rita Cosliani 329 4430363), alle ore 14.30 terremo la riunione annuale del Comitato promotore: siete tutti invitatissimi.
Anticipiamo poi che sabato 9 luglio sera, nella basilica di Sant’Eufemia in Grado, celebreremo il quarto di secolo trascorso con EGIDIO BULLESI VENERABILE con un adeguato programma in via di definizione, che comprenderà l’allestimento della mostra predisposta dal nostro Comitato.
Domenica 24 aprile tale rassegna troverà spazio invece a Gorizia, presso la chiesa parrocchiale della Campagnuzza che è la chiesa del “villaggio giuliano”. Appuntamento alla messa delle ore 10.30: sarà pure benedetto un ritratto di Egidio, dono del Libero Comune di Pola in Esilio, che resterà nel tempio che sorge significativamente in via Pola (la città di Egidio!).
Programma a Barbana, lunedì 25 Aprile 2022
Ore 9.30 Barca a disposizione dei partecipanti dalla riva di Grado (altra barca alle ore 10.30)
ore 10.15 Alla cappella mariana esterna: Accoglienza dei pellegrini, anche di Grado con il parroco, del Comitato sostenitore della causa, marinai in congedo e associazioni laicali invitate o intitolate a Egidio, dell’Ordine Francescano Secolare della regione. Saluto del P. Rettore osb. Recita del Santo Rosario per la pace. Quindi, avvio processionale al santuario di fedeli e preti celebranti.
ore 11.00 In santuario mariano: Concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Ettore Malnati, vicario episcopale e delegato della Diocesi di Trieste per le cause dei santi, presenti pure il sindaco e rappresentanze di istriani ed esuli; canti del Coro dell’Arcidiocesi di Gorizia diretto da don Francesco Fragiacomo.
al termine Alla cappella esterna: Corteo all’Urna del venerabile: lettura declamata sulle virtù eroiche; omaggi di preghiera.
Il Comitato Venerabile Egidio Bullesi