Il Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la dirigenza nazionale dell’associazione esprimono le proprie sentite condoglianze alla famiglia Bracco per la tragica scomparsa di Tomaso Renoldi Bracco.
Epigono di una dinastia farmaceutica trapiantata a Milano negli anni Venti del secolo scorso, ma orgogliosa delle sue radici a Neresine, nell’isola quarnerina di Lussino, Tomaso Bracco sedeva nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Bracco ed era un raffinato curatore di mostre. L’attaccamento alle proprie radici, la laboriosità e la professionalità dei Bracco avrebbero contraddistinto anche il reinserimento nel tessuto sociale italiano di migliaia di profughi giuliano-dalmati nel dopoguerra.
La generosità delle iniziative promosse dalla Fondazione Bracco e la passione artistica di Tomaso Bracco sono altresì ben rappresentative dell’altruismo e della sensibilità che hanno da sempre contraddistinto le classi dirigenti e gli imprenditori dell’italianità adriatica orientale. Ricordiamo appunto che la Fondazione Bracco ha tra l’altro recentemente finanziato la realizzazione del monumento ai martiri delle foibe e agli esuli istriani, fiumani e dalmati progettato da Piero Tarticchio ed inaugurato a Milano il 10 ottobre 2020.
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