Intervento del Presidente nazionale e del Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Cav. Renzo Codarin, pubblicato sul quotidiano triestino Il Piccolo oggi, martedì 30 gennaio 2024.
Si avvicina il ventennale dell’approvazione della legge 92 del 30 marzo 2004 istitutiva del Giorno del Ricordo. Al di là delle cerimonie istituzionali che hanno dato risalto a tale ricorrenza civile ogni 10 Febbraio e che quest’anno si svolgeranno nuovamente al Quirinale, è nell’ambito della scuola che sono stati conseguiti i risultati più significativi.
Il Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione e del Merito – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati ha organizzato seminari di formazione nazionali e regionali, in presenza e on line, avviato una scuola estiva di alta formazione, promosso le Linee guida per la didattica della frontiera adriatica ed ogni anno bandisce il Concorso 10 Febbraio destinato alle scuole ed i cui vincitori vengono premiati nel corso delle cerimonie ufficiali del Giorno del Ricordo.
Quantità e qualità degli elaborati presentati aumentano di anno in anno, andando di pari passo con l’aggiornamento dei docenti nella cui formazione argomenti come foibe ed esodo erano totalmente assenti, fatte salve alcune lodevoli eccezioni. Analogamente sempre più iniziative nelle scuole chiedono la partecipazione di testimoni, esuli di seconda generazione e ricercatori afferenti alle associazioni dell’Esodo giuliano-dalmata per avere approfondimenti e celebrare conformemente allo spirito della Legge 92/2004 il Giorno del Ricordo.
Sorprende che a Trieste, ove riguardo la storia del confine orientale italiano associazioni di esuli, storici qualificati ed istituti di ricerca competenti non mancano, l’interesse sia minimo. Solamente nelle più recenti edizioni del concorso scolastico nazionale hanno preso parte scuole del capoluogo regionale, mentre istituti scolastici di Gorizia e di Pordenone sono ogni anno in lizza per aggiudicarsi i riconoscimenti più importanti.
Il Friuli Venezia Giulia è una delle poche regioni in cui non si è ancora svolto uno dei seminari regionali di formazione di cui sopra, mentre ad esempio in Emilia-Romagna avviene a cadenza annuale, in Veneto vi sono molteplici progetti didattici dedicati a queste vicende e Lazio, Liguria, Lombardia e Piemonte sono molto sensibili all’argomento.
Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 sarà un evento fondamentale anche per far conoscere la storia del confine orientale e le sue nuove prospettive di respiro europeo, tanto che l’anno prossimo sarà proprio il capoluogo isontino a ospitare il seminario nazionale di formazione. Potrebbe perciò essere utile pensare pure ad una o più giornate seminariali da tenere a Trieste, finalizzate ad illustrare le Linee guida per la didattica della frontiera adriatica e con un evento conclusivo rivolto agli studenti degli ultimi 2 anni delle scuole superiori. Le modifiche che si stanno apportando alla L. 92/2004 promuoveranno sempre più Viaggi del Ricordo nelle nostre terre a beneficio degli studenti di tutta Italia: facciamo in modo che anche la popolazione studentesca triestina venga coinvolta in questo percorso di formazione.
Renzo Codarin
Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia