Da Abbazia a Lesina passando per Plitvice, molte sono le ville lungo il litorale quarnerino e dalmata che i gerarchi del regime comunista jugoslavo capeggiato da Josip Broz Tito fecero costruire (in certi casi usando prigionieri di guerra come manovalanza) o confiscarono a “nemici del popolo”. Negli anni Novanta le autorità della Croazia indipendente nazionalizzarono questi suntuosi edifici, nei quali si erano goduti raffinate ferie estive per oltre 40 anni i massimi leader della marcia progressista del proletariato jugoslavo.
Il Piccolo – 27/10/2021