Durante il convegno in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo istriano e fiumano, “La storia negata” alcuni contestatori, passando dalla Sala Peppino Impastato del Castello de’ Gualtieris di Castrignano de’ Greci hanno più volte urlato “bastardi” e “fasci appesi” al pubblico. “Ho chiesto a tutti i presenti, tra cui alcuni esuli, di perdonarli – esordisce Cristian Sicuro, Presidente di Gioventù Nazionale Provincia di Lecce -. Conoscere la storia dovrebbe essere un diritto di tutti ma noto, con profondo dispiacere, che alcuni scelgono di non esercitare questo diritto. Se avessero avuto il coraggio di andare controtendenza e di prendere parte al convegno avrebbero scoperto che parlavamo anche di italiani partigiani ammazzati con la stessa brutalità riservata agli altri dai loro compagni jugoslavi”. “Parlavamo di nostri fratelli, di ragazzine seviziate e uccise, di intere famiglie sterminate – prosegue Pierluigi Meleleo, dirigente provinciale e portavoce di FdI-AN di Castrignano dei Greci-. C’erano esuli che, uscendo, hanno trovato sui cruscotti delle loro auto un messaggio che recitava ‘se c’è qualcuno da ricordare oggi non sono certo i morti nazifascisti’, firmato da ANPI Lecce.
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