Cara Norma,
oggi, 17 maggio 2022, avresti compiuto centodue anni!
Tanti sono i ricordi che affollano la mia mente, più tristi che gioiosi. Tra tutti non posso dimenticare il giorno in cui hai compiuto ventun’anni e sei diventata maggiorenne, io avevo dieci anni. Tua mamma, che per me era la zia Margherita, ti aveva preparato, con l’aiuto di mia mamma e di altre signore, i “buzzolai”, delle dolci ciambelline che noi bambine mettevamo ai polsi come se fossero dei braccialetti. Tu eri raggiante quel giorno, avevi il mondo nelle tue mani. Io che avevo dieci anni non capivo cosa volesse dire diventare maggiorenne. Licia, la tua adorata e vivace sorella, ti riprendeva, un po’ per scherzo, un po’ sul serio dicendoti: “Ehi, non vorresti mica comandarmi ancora di più?” Tu sorridevi, eri così felice che non facevi neanche caso.
Cara Norma, sono rimasta sola a testimoniare la verità della tua tragedia, quella brutta fine…
Buttata nella foiba…
Per questo e per la battaglia di Licia sei stata onorata con la medaglia d’oro al valore. Ti hanno intestato vie, piazze e parchi per ricordare il tuo martirio. Ma io avrei preferito averti ancora qui, poterti abbracciare e farti indossare un abito scintillante che avrei cucito per i tuoi cent’anni, però il tuo destino è stato diverso, il Signore Iddio ci ha pensato lui a confezionarti un abito di luce.
Riposa in pace.
Sarai sempre nel mio cuore.
Erminia Dionis Bernobi