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L’Euroregione riparte dall’Istria (Il Piccolo 16 mar)

di Elisa Coloni

TRIESTE Progetti di promozione turistica che pubblicizzino, con un'unica "cartolina", le bellezze del Friuli Venezia Giulia e dell'Istria, dal mare alla montagna. Itinerari del gusto con cui coniugare e promuovere, nelle fiere internazionali, le eccellenze prodotte dalle vigne e dagli uliveti dei due territori. E, ancora, percorsi di ricerca comuni tra le Università di Trieste e Udine, Area Science Park e gli enti scientifici istriani, oltre all'attivazione di nuove procedure di assistenza ai pazienti nelle emergenze sanitarie. Sono solo alcuni dei tasselli di un rinnovato rapporto di collaborazione tra la nostra Regione e quella dell'Istria, sancita dalla firma, ieri nel palazzo della giunta in piazza Unità, di un protocollo d'intesa tra i due governatori, Renzo Tondo e Ivan Nino Jacovcic. Un'intesa con cui le due amministrazioni intendono in primis far ripartire il processo di costruzione dell'Euroregione, per lungo tempo rimasto chiuso nel cassetto, e fare anche da "apripista" nell'iter di ingresso della Croazia nell'Ue. Lo ha spiegato ieri il presidente Tondo, annunciando che a breve verrà organizzato un vertice a Trieste che coinvolgerà i soggetti interessati dal progetto dell'Euroregione: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Slovenia e Istria. «Siamo pronti a ripartire dopo una fase di stallo – ha commentato Tondo – dovuta sia all'attesa dell'approvazione da parte del Governo dei regolamenti per i Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale) che agli avvicendamenti nelle leadership. Sono cambiati i presidenti, dalla Slovenia al Veneto e alla Carinzia, come da noi; questo ha comportato un rallentamento dei lavori e la necessità di prendere tempo e costruire nuovi rapporti. Ma siamo nuovamente sulla buona strada. La firma odierna del protocollo è un primo importante passo». Tornando, appunto, al contenuto del nuovo accordo tra Friuli Venezia Giulia e Regione Istria, il presidente Jacovcic ha spiegato che la principale finalità è «rafforzare le relazioni economiche, culturali e sociali già esistenti e forti tra le due comunità, anche nell'ottica del futuro ingresso della Croazia nell'Ue, che darà l'opportunità di "catalizzare" insieme nuovi finanziamenti comunitari per sviluppare progetti comuni. Le nostre terre sono state unite, poi divise: adesso abbiamo la possibilità di lavorare per creare nuove forme di unione. Auspico che i tavoli tecnici di confronto possano diventare un appuntamento fisso, una volta all'anno». Oltre ai due governatori, infatti, ieri si sono confrontati una cinquantina di delegati e rappresentanti delle due Regioni (tra cui molti degli assessori della giunta Tondo) in munerosi tavoli tematici su sanità, istruzione, sport, turismo, attività produttive. Erano presenti anche il console generale d'Italia a Fiume Renato Cianfarani e quello croato a Trieste, Nevenka Grdinic.

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