fiume 1946

«Fiume, città dei senza legge» – 26gen16

 

Testo dell’appello diffuso nel 1946  dalla Federazione Giovanile Repubblicana nella  Romagna.  Cortesia di  Piergiorgio Vasi  da Bologna.

 

Furio Percovich

 

FIUME

Città dei senza legge

dell’arbitrio, del saccheggio, delle persecuzioni!

Esplosione di un odio insaziabile degli slavi verso gli italiani di Fiume.

Ventimila e piú fuggiaschi  di quell’infelice popolazione hanno abbandonato sgomenti il focolare e i frutti di sudati risparmi.

Mille e piú sono i deportati, i mancanti.

Decine di assassinati e fucilati senza processo!

Esecuzioni sommarie arbitrarie.

Arresti continui di cittadini.

Terrore poliziesco inumano.

Spie ovunque!

Di liberi cittadini impauriti hanno fatto  uno stuolo di spie!

La casa, la via, il rione, l’ufficio, l’officina sono vigilati dall’occhio  dell’O.Z.N.A.  che scruta e rapporta.

Spie ovunque, anche in mezzo agli alunni siede in classe la piccola spia dell’ O.Z.N.A.

Uccisioni, persecuzioni degli antifascisti che non aderirono alla pregiudiziale dell’annessione di Fiume alla Jugoslavia.

Licenziamenti in massa dei fiumani   dalle industrie e dalle amministrazioni locali, sostituendoli con elementi slavi e fascisti rinnegati.

Disoccupazione e miseria imposta alle sventurate famiglie rimaste in città.

Proibizione di rimpatrio con il proprio mobilio!

Spogliazione dei beni mobili.

Sofferenze indicibili!  Paurose repressioni! quali le “SS” germaniche applicarono con ignomia mondiale alle loro vittime, testimoniano  la barbarica realizzazione in Fiume della “fratellanza” fra i due popoli!

Sanguinante martirio dei Fiumani in difesa dell’italianità e libertà dovuto al terrore dell’occupazione militare jugoslava instaurato in cittá dal 3 maggio 1945, giorno della presunta liberazione!

Fiero plebiscito d’Italianità che Fiume offre al mondo intero

O voi Grandi! che avete proclamato al mondo intero, solennemente, che si é combattuta questa guerra sterminatrice per le QUATTRO LIBERTA’  e fra queste la LIBERTA’ DAL TIMORE e pei DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO, non tradite la fiducia del misero popolo fiumano, nè  la parola data.

Difendeteci! se volete venir approvati  dalla coscienza morale del mondo!

DIFENDETE IN NOI  LA VOSTRA DIGNITA’  UMANA!

Fratelli italiani sorreggeteci !

Le donne, i bimbi di Fiume vi implorano:

Difendeteci!  Salvateci!

GLI ESULI FIUMANI

 

 

 

 

italia agli italiani 1946

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