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«Gesti di pace» rivolti a superare i confini (Voce del Popolo 09mar13)

Per il 21.esimo anno consecutivo le donne di Croazia, Slovenia e Italia si sono riunite in “Gesti di pace”, evento organizzato dall’associazione Donne d’Europa, dedicato alla Giornata mondiale della donna e dei suoi diritti fondamentali, spesso non rispettati.

Al valico confinario di Castelvenere ieri mattina c’è stato giusto il tempo per scambiarsi qualche fiore e qualche dolcetto, prima che la pioggia facesse anticipare il secondo appuntamento della giornata, presso la Comunità degli Italiani di Buie. Prossimamente verrà calendarizzata un’assemblea ufficiale per eleggere la nuova presidenza, in cui, come regolamento prevede, siano rappresentati i tre Paesi nelle figure di una presidente e di due vice.

L’incontro è stato pure l’occasione per presentare la pubblicazione trilingue “Tre mondi… un sentiero”. Il volume raccoglie testimonianze di donne che dal dopoguerra fino ad oggi hanno vissuto in queste terre, con tanto di mutamenti che esse hanno subito. “Si tratta del secondo libro sui confini, perché il primo si chiamava ‘Due mondi… un sentiero’; sono diventati tre dal momento che la Slovenia è entrata nell’UE e l’evento dell’8 marzo si è spostato dal valico di Rabuiese-Scoffie a questo di Castelvenere”, ha spiegato Ester Pacor, vicepresidente dell’associazione editrice.

Il libro è cofinanziato dal Comune di Capodistria, dalla Regione Istriana e dalla Provincia di Trieste. La tiratura è di 500 copie, che verranno a breve distribuite e presentate anche in Slovenia e in Italia.

Marianna Jelicich Buić, presidente uscente di Donne d’Europa, ha interpretato questi due anni di mandato anche come un accompagnamento e una testimonianza femminile nel processo di allargamento dell’Unione Europa a livello locale. “Noi – ha rilevato – abbiamo già abbattuto questi confini con i nostri gesti di pace, amicizia e collaborazione. Ora che spariranno anche fisicamente, però, non significa che non dovremo più lavorare per difendere i nostri diritti”. Della stessa idea è anche Ester Pacor (rappresentanza italiana), che a margine ha dichiarato quanto sia “difficile ottenere i diritti delle donne in politica e nei ruoli dirigenziali in Italia, specie con la crisi politica in atto”.

Isabella Flego, anch’essa vicepresidente uscente, nonché responsabile del tavolo “Cultura” di Donne d’Europa, ha fatto una riflessione sul senso dell’8 marzo, ricordando che l’edizione di quest’anno ha un tema specifico: lo “stop” alla violenza sulle donne. “Se ne parla sempre, ora però vogliamo che si passi ai fatti concreti”, ha detto.

In sala numerose personalità di spicco della politica, come la senatrice Tamara Blažina, la vicepresidente della Regione Istriana, Viviana Benussi, il sindaco di Buie, Edi Andreašić, che ha portato i saluti della Città, ed altri. Tra le numerose attività svolte nell’ultimo anno è stato ricordano l’enorme impegno profuso nell’organizzazione del convegno “Lavorare tutte”, che si è tenuto a Pola, dedicato al rapporto tra il gentil sesso e il mondo del lavoro.

Daniele Kovačić
“la Voce del Popolo” 9 marzo 2013

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