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«Il rispetto dei diritti minoritari innalza la qualità della vita» (La Voce del Popolo 13apr15)

 

“Più alto è il livello dei diritti umani che uno Stato riconosce ai propri cittadini, più questo Stato può definirsi civile”. Non ha alcun dubbio in merito il deputato della Comunità Nazionale Italiana nel Sabor croato e presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin. Lo dice e lo ribadisce a più riprese nel corso della lunga intervista bilingue concessa al giornalista della Hina, Daniel Sponza, e trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio Pola. “I diritti delle minoranze nazionali sono parte integrante dei diritti umani e il grado del loro riconoscimento determina il livello di qualità della vita non soltanto per gli appartenenti alle comunità, ma per tutti, anche per la maggioranza”, puntualizza. “È anche per questo che non sono propenso a usare superlativi quando parlo della situazione in Istria – afferma –. Più alto è il livello di riconoscimento dei diritti umani, migliore è la società nella quale viviamo. Io mi batto per innalzare questo livello e mi sento onorato di fare il mio lavoro. Penso che il termine ‘Onorevole’ abbia motivo d’essere”. Certo, gli esempi negativi non mancano, e determinano una perdita di fiducia nella politica e nei politici.

 

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