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L’Istria moltiplica i vigneti prima dell’ingresso nell’UE – 08gen13

Mentre i politici croati non vedono l’ora di entrare nell’Unione europea che, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire il 1° luglio 2013, i viticoltori e olivicoltori hanno sempre meno tempo per decidere se estendere le loro piantagioni o meno visto che dopo non potranno farlo. Ad avere le idee chiare è l’Agroprodukt, la maggiore azienda agricola della bassa Istria, che ha deciso di impiantare un nuovo vigneto di 16 ettari. Saranno messe a dimora viti di merlot e cabernet sauvignon. La superficie complessiva coltivata a viti salirà così a 60 ettari, di cui 27 coltivati a malvasia, sicuramente la specie più diffusa. Il direttore dell’Agriprodukt, Aleksandar Basic, Palkovic afferma che questo non sarà l’unico investimento per il 2013. «Abbiamo in piano – aggiunge – la costruzione di una nuova cantina ai lati della strada per Medolino. Sorgerà praticamente nel vigneto e sarà la meta delle comitive di turisti e degli amanti del buon vino». «Inoltre – spiega – qui avverrà la vendita direttamente dal produttore al consumatore. La costruzione dovrebbe iniziare alla fine del 2013 o inizio 2014».

 

L’Agroprodukt, lo ricordiamo, dispone già di una cantina a Dignano, una delle più vecchie in Istria. Intanto negli ultimi anni l’azienda ha cambiato la sua strategia enologica. Dalla produzione di massa si punta alla qualità del vino visto che il mercato risponde molto bene in questo senso, indipendentemente dal prezzo. Ed è così che sono sorti alcuni vini che si stanno facendo molto onore alle rassegne internazionali. Tra questi la malvasia Medea Montiron, che prende il nome dal toponimo Montiron, dove sulla terra rossa si coltiva una malvasia specifica del microterritorio.

 

La produzione annuale è piuttosto bassa, solo 12.000 bottiglie, il prezzo al minuto è di 8,2 euro che non è tra i più bassi. Questo vino ha vinto la medaglia d’argento alla rinomata rassegna internazionale Mundus vini. Prima del 1° luglio 2013 l’Agroprodukt intende muoversi anche in campo olivicolo, aumentando la superificie. Dagli attuali 50, si passerà a 55 ettari. Pure in questo settore l’azienda si è fatta apprezzare nel mondo. Oltre ad aver vinto la medaglia d’oro alla rassegna italiana Aipo, è stata inclusa nella prestigiosa guida Monocultivar. «Il segreto del nostro buon olio – spiega l’esperto Edo Druzeti„ – sta nella raccolta a mano, nella pressatura a freddo e nella conservazione in recipienti inox senza presenza di aria».

 

(fonte “Il Piccolo” 31 dicembre 2012)

 

 

 

Montiron, vigneti di malvasia istriana (foto www.flickr.com)

 

 

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