Lo chiamano “Il sacerdote dei poveri”. E ieri ha ricevuto il premio “Histria terra”. È don Antonio Dessanti, che attorniato da una grande folla, nel corso della cerimonia svoltasi nella sede dell’Unione degli istriani, si è visto assegnare un prestigioso riconoscimento. Nativo di Buie, prossimo ai 90 anni che compirà il prossimo 31 maggio, don Dessanti ha retto per lunghissimo tempo la chiesa dedicata alla Beata Vergine del Rosario. «Dove è sempre stato disponibile per tutti – ha scritto il Vescovo emerito, monsignor Eugenio Ravignani – e fino a tarda ora, soprattutto per i giovani».
Nella motivazione viene definito «faro di carità cristiana, protagonista della storia della terra istriana, concreto nel suo operare». Il presidente dell’Unione, Massimiliano Lacota, ha ricordato che «è la terza edizione del premio, che consiste in una targa con una medaglia, primo emblema dell’Unione». Emozionato, don Dessanti ha espresso questo pensiero: «Ringrazio Dio e quanti mi sono stati vicini nell’espletamento del mio compito, perché mi hanno aiutato tanto. La parola di Dio non mi ha solo dato risposte: mi ha riempito l’anima».
Numerose le autorità presenti. «Si è sempre adoperato per i deboli e i poveri», ha ricordato la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat. L’assessore comunale Michele Lobianco, in rappresentanza del sindaco, ha parlato a sua volta di «alto profilo e spessore di don Dessanti». L’assessore regionale, Angela Brandi, ha affermato che «la sua è una parrocchia di confine, legata ai valori della nazione e dell’italianità». Il vicario del Vescovo, don Pier Emilio Salvadè, ha affermato che «don Dessanti è sacerdote nel vero senso della parola, perché continua a svolgere il suo compito di ascoltatore e confessore anche adesso che è all’Itis». «È un faro di umanità – ha concluso -. L’Istria ha dato tanti sacerdoti alla chiesa di Trieste». Il parroco dei serbo ortodossi, Rasko Radovic ha evidenziato come «don Dessanti non ha mai guardato chi aiutare, l’ha fatto e basta».
(u. s.)