«L’istrioto parla della nostra secolare presenza su questi territori»

“Lo reposso dei deserti” è il motto della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno. Un motto rassicurante giacchè Rovigno, probabilmente sin dalla sua fondazione, era stato più volte rifugio per coloro che cercavano un riparo in seguito a sventure, calamità naturali, epidemie ed invasioni.

– Un tempo Rovigno era un’isola fortificata e cinta di mura, a cui si accedeva passando sotto la massiccia “torre del ponte”, che accanto al leone marciano recava questa epigrafe. Dunque, Rovigno invitava i viandanti a entrare in città a cercare aiuto. Noi questo motto lo abbiamo fatto proprio. Una caratteristica tipica della CI di Rovigno che è stata sempre generosa a promuovere azioni per aiutare le persone bisognose, racconta la presidente del Circolo rovignese Viviana Benussi.

Oggi, la Comunità degli Italiani di Rovigno, è una tra le più importanti Comunità dell’Unione italiana e conta circa 2300 membri. La sua importanza va apprezzata grazie alla grande attività culturale ed artistica che ha svolto e sta svolgendo per la conservazione e lo sviluppo della preziosa tradizione culturale italiana.

Cerchiamo di essere una Comunità inclusiva, non esclusiva. Tutti devono trovare posto in Comunità, sia quelli che la pensano come noi, sia quelli che la pensano diversamente. Dobbiamo restare uniti nelle diversità.

VIVIANA BENUSSI

Rovigno, che è attiva in un’atmosfera di serena convivenza multilingue e che nonostante stia perseverando a mantenere vivo l’istrioto rovignese, vede ridursi sempre di più questo dialetto, soprattutto nei giovani. Nella scuola elementare – come ci racconta la nostra interlocutrice – da diversi decenni si coltiva il dialetto a partire dall’attività lungimirante e longeva messa in atto da Vlado Benussi.

– L’istrioto a Rovigno non è una lingua di comunicazione tra i giovani come lo può essere ad esempio a Gallesano o a Valle. Già tramandarglielo nel senso che loro crescono sapendo quale è la tradizione locale e dando questa consapevolezza forse riusciamo a fare in modo che non venga estinto. Oserei dire che per oltre l’80 percento dei giovani la prima lingua di comunicazione tra loro sta diventando l’italiano standard. Anche se a casa parlano l’istroveneto quando si trovano nell’ambiente scolastico o quando si trovano tra loro spesso e volentieri comunicano in lingua italiana standard, afferma la presidente della CI di Rovigno.

Sapendo quale è la situazione con i sei idiomi dell’istrioto, ancora nel 2013, Viviana Benussi si è fatta promotrice presso l’Assessorato alla Comunità nazionale italiana e gli altri gruppi etnici della Regione istriana del progetto DERSII (Documentazione e rivitalizzazione dei sei idiomi istrioti). Il progetto è volto ad un’ampia documentazione linguistica e culturale, elaborazione digitale, analisi scientifica e rivitalizzazione degli idiomi romanzi istriani autoctoni parlati nelle località di Rovigno, Valle, Dignano, Gallesano, Sissano e Fasana.

– Anche se faccio parte di quella generazione che a casa non parlava l’istrioto, ma l’istroveneto, sono stata sempre interessata a scoprire questi microcosmi istriani e sapevo che in Istria ci sono due idiomi istroromanzi in via d’estinzione – l’istrioto e l’istroveneto. Le lingue in via d’estinzione, per dare un esempio dell’Istria, vengono suddivise in vulnerabili, in pericolo, seriamente in pericolo, situazione critica e estinta. Rovigno si trova tra seriamente in pericolo e situazione critica, oserei dire, spiega Benussi.

Noi siamo in dovere di tutelare e salvaguardare questo bagaglio culturale. L’istrioto parla della nostra secolare presenza su questi territori per questo motivo ha una grandissima importanza.

VIVIANA BENUSSI

Da diversi anni la CI di Rovigno è promotrice di un corso di dialetto rovignese per adulti creato e portato avanti dal professore Libero Benussi, parlante attivo dell’istrioto che ha tutte le competenze, oltre ad essere scrittore, poeta e saggista.

– In Comunità è più presente l’istroveneto, non l’istrioto. Cerchiamo di salvaguardare il rovignese anche se questo è lontano dalla sua rivitalizzazione. Con il suo progetto Libero Benussi è riuscito a motivare un gruppo di persone, non solo di nostri connazionali, conclude Viviana Benussi.

Fonte: Istra24 – 03/02/2023

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La Comunità degli Italiani di Rovigno “Pino Budicin”
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