L’entusiasmo immutato del generale Antonio Bianchi allora sergente del mitico “Grande Ottavo” dei bersaglieri, la commozione del generale Pasquale Gallo che ancora vede i suoi fanti «sfilare applauditi dalla folla sebbene siano già andati avanti», i figli del sindaco Gianni Bartoli che allora annunciò: «L’Italia è ritornata». Tre situazioni particolari, ma lo spirito della città intera aleggiava ieri sopra piazza Unità a 60 anni da quel 26 ottobre 1954 allorché, come ha sottolineato il sindaco Roberto Cosolini nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale, Trieste «uscì dal susseguirsi delle occupazioni militari di Paesi stranieri che avevano risospinto i confini dell’Italia alla situazione precedente all’unificazione, gettando la nostra città in una terra di nessuno».
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