Anche se proviene da una famiglia di antiche radici italiane, dove la lingua di Dante era sempre presente in casa, Rastko Schwalba si considera croato. Nato a Fiume nel 1931, ha solo 14 anni quando indossa per la prima volta la divisa di partigiano, ma vista la giovane età si limita all’epoca ad aiutare i compagni nella tipografia clandestina della resistenza. Più tardi diventa addirittura corriere.
Laureato in Storia dell’Arte all’Università di Zagabria, dopo la guerra lavora all’Istituto per la protezione dei monumenti culturali. Nel 1974 torna a Fiume e diventa direttore dell’Istituto regionale per la tutela del patrimonio dell’Istria, del Litorale croato e del Gorski Kotar. Nel 1984 si trasferisce al Museo nazionale della Rivoluzione, quale direttore dell’ente, dove vi rimane fino alla sua quiescenza. È autore di numerosi articoli e mostre, monografie su Igor Emili e saggi, tra cui “Libro del Quarnero”, in cui racconta meticolosamente i giorni della Liberazione. Gli chiediamo di ricordare l’atmosfera del 3 maggio 1945 a Fiume e dintorni.
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