“Una cerimonia molto bella e sentita, alla quale hanno partecipato tutte le alte cariche dello Stato, incluso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma anche tanti amici esuli, personalità del mondo politico e della scuola”. Così il
presidente dell’Unione Italiana e deputato della CNI, Furio Radin, al suo rientro da Roma, dove martedì ha partecipato a Montecitorio alla cerimonia in occasione del Giorno del Ricordo, e alla memoria di quello che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha definito “un orrore”. “Onoriamo il Giorno del Ricordo per non dimenticare l’orrore delle Foibe e il dramma dell’esodo che toccò a tanti nostri connazionali’, ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi. “Sono felice di aver partecipato alla cerimonia alla Camera dei deputati – ha dichiarato Radin – perché sento il Giorno del Ricordo come un momento per rammentare che troppe persone, quali vittime di una guerra anche fratricida, hanno dovuto lasciare le nostre terre, creando un vuoto culturale che non è stato ancora colmato. L’esodo – ha detto Radin – ha impoverito le nostre terre e ne ha diminuito le risorse da tutti i punti di vista”.
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