MONFALCONE La corona deposta ai piedi del cippo di via dell'Istria dedicato agli esuli e alle vittime delle foibe e bruciata una settimana fa da ignoti è stata rimpiazzata ieri dai fiori deposti dal Comitato provinciale di Gorizia dell’Anvgd, l'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, guidato dal presidente Rodolfo Ziberna e costituito anche da Spartaco Ghersi, Enrico Verbano e Francesca Tubetti. «Non abbiamo voluto finora contribuire alle reazioni all’atto vandalico compiuto in via dell’Istria – ha detto ieri Ziberna – per vedere quali sarebbero state le reazioni delle istituzioni. La stessa intitolazione della via ha avuto luogo senza nemmeno invitare l’Anvgd, la principale e più rappresentativa associazione degli oltre 350mila esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia, nonostante siano state avviate relazioni ufficiali. C'è pertanto ancora la tendenza a collocare queste iniziative in un ambito politico, e sino a quando ciò accadrà non dovremo meravigliarci di atti vandalici come quello di via dell’Istria».
L’Anvgd ritiene quindi che per promuovere una cultura della pace e della tolleranza vada promossa, a iniziare dalla scuola, la conoscenza dei fatti terribili che hanno segnato la vita della comunità del confine orientale, «tra i quali anche il dramma dell’esodo e quello delle foibe, strumento di pulizia etnica da parte delle milizie di Tito». «Violenza genera sempre violenza e voler "contestualizzare" le foibe con quanto accaduto nel Ventennio contribuisce certamente a giustificare la violenza successiva – ha aggiunto Ziberna -. Invece ogni violenza va individuata, isolata e condannata senza se e senza ma. Vanno condannati il tentativo di snazionalizzazione forzata che ha avuto luogo durante il fascismo, foibe e pulizia etnica, il gesto di vandalismo di via dell’Istria. La strada ancora da percorrere però, constatiamo, è molto lunga». La delegazione ha ricordato anche la scomparsa del dirigente dell’Anvgd di Gorizia, Dino Giacca, Le esequie avranno luogo martedì alle 11 nel cimitero di Sant'Anna a Trieste.