Lordata nella notte la Foiba di Basovizza

Nottetempo sono comparse due scritte davanti al monumento nazionale alla Foiba di Basovizza: ”Smrt Fasizmu Svoboda Norodom” (Morte al fascismo, linbetà ai popoli) e Trst je naš (Trieste è nostra). Un’altra, in italiano “È un pozzo”, probabilmente a voler minimizzare quanto accaduto in quell’area al termine della seconda guerra mondiale. Le stesse sono state rinvenute stamane verso le 6 da alcuni addetti giunti nel recinto della Foiba per iniziare l’allestimento dei palchi per la cerimonia solenne in programma lunedì. A seguire anche un numero, ”161”, “161 come codice per ‘azione antifascista’ (A=1, F=6, secondo l’ordine alfabetico), a volte usato in 161>88 (88 è il codice per Heil Hitler tra ii neonazisti, dato che H=8). Una squadra di operai ha quindi provato a rimuovere la vernice rossa con l’idropulitrice. Non riuscendo nell’intento il Comune ha provveduto a ricoprire con una pittura grigia. Proprio questa mattina alla Foiba di Basovizza e al Centro documentale era in visita una scolaresca della provincia di Catania. Presenti anche la sottosegretaria Paola Frassinetti e l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro.

«Esprimo lo sdegno e la condanna delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per questo ignobile gesto – dichiara Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’ANVGD e di FederEsuli – Si tratta di nostalgici di un totalitarismo condannato dal parlamento europeo e superato dalla storia. Oggi iniziano ufficialmente gli eventi di Gorizia Capitale Europea della cultura assieme a Nova Gorica: questo è il futuro, questa è la strada da seguire».

Molti i messaggi di sdegno per quanto accaduto, primo su tutti da parte della premier Giorgia Meloni. «La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera – queste le sue dichiarazioni -. Oltraggiarla, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera. Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito». 

Forte condanna anche da parte dell’On. Nicole Matteoni, deputato e segretario provinciale di Fratelli d’Italia. «Condanno fermamente quanto accaduto e auspico che le forze dell’ordine, le quale hanno già attivato le indagini, individuino presto i responsabili di questo atto di grandissima vigliaccheria. Gesti come questo testimoniano la necessità e il dovere di preservare la memoria di questa grande ferita storica che, come accaduto questa notte, continua ad essere barbaramente riaperta».

«Anche quest’anno, come è accaduto nel 2024, a ridosso della Giornata del Ricordo, si ripete un gesto vigliacco e vergognoso, che infanga la nostra storia e umilia la memoria di chi fu trucidato, fomentando odii e sentimenti di rivalsa. E tanto è più grave quanto accaduto per la presenza di numerosi giovani studenti che hanno raggiunto la Foiba per conoscere le tragiche vicende di questo martoriato territorio». Sono le parole dell’assessore regionale Fabio Scoccimarro che questa mattina, assieme al sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, ha partecipato a una visita guidata con gli allievi dell’istituto comprensivo “Giuseppe Fava” di Mascalucia (Catania) alla Foiba e al Centro di documentazione multimediale.

Condanna anche da parte dell’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti. «Nel giorno in cui Gorizia e Nova Gorica celebrano assieme la Capitale europea della cultura registriamo le scritte oltraggiose alla foiba di Basovizza.

Un atto vile che nulla ha a che fare con il progresso dell’amicizia che da decenni è vanto tra i popoli e le nazioni. Ma ma se grandi passi in questo senso sono stati compiuti negli anni, è evidente che tanto ancora deve essere fatto. Credo che sia indispensabile che oltre al lavoro delle Forze dell’ordine per individuare e punire i responsabili, tutta la comunità debba impegnarsi ad isolare sempre più chi, mosso dall’odio e dalla miopia, incita ad un periodo storico drammatico che ha portato alla morte di tanti innocenti da parte dei comunisti titini».

Condanne bipartisan giungono anche dal centro sinistra. «Basta con questi atti brutali, provocatori e intolleranti – ha dichiarato la deputata dem Debora Serracchiani -. La memoria delle vittime delle foibe deve essere rispettata, i morti si ricordano e si piangono. È particolarmente odioso dover ancora una volta constatare che qualcuno a ridosso del Giorno del Ricordo tenta di speculare e di scavare ancora solchi ideologici. Pochi vandali non rovineranno la solennità della cerimonia di lunedì a Basovizza né incrineranno oggi l’inaugurazione della Capitale europea della cultura a Gorizia-Nova Gorica». 

«Oggi è la giornata di Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura. È tanto più inaccettabile che proprio oggi, nascondendosi nella notte, qualcuno abbia voluto andare a imbrattare uno dei luoghi che maggiormente incarnano nel nostro territorio le memorie delle sofferenze che le genti di queste terre hanno sofferto nel XX secolo – queste le parole della segretaria provinciale del Pd Maria Luisa Paglia sull’atto vandalico occorso alla Foiba di Basovizza -. A chi cerca di rinfocolare odii, da qualsiasi parte e con qualsiasi motivazione provenga, diciamo che questo territorio non farà un passo indietro. Viviamo in un mondo pieno di conflitti la cui risoluzione è purtroppo aldilà della portata di ognuno di noi. Abbiamo però la capacità e la responsabilità di non rinfocolare gli odii del passato».

«L’ignobile atto di vandalismo che ha colpito la Foiba di Basovizza è un’offesa alla memoria storica e al dolore di un’intera comunità. Sfregiare un luogo simbolo del sacrificio di tanti italiani è un gesto vile, che cerca di riaprire ferite mai del tutto rimarginate. A poche ore dal Giorno del Ricordo, questo attacco non è solo un atto di vandalismo, ma un tentativo deliberato di minare la memoria e la riconciliazione. Non possiamo permettere che l’odio e l’intolleranza abbiano spazio nel nostro Paese». Lo dichiara il sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze e segretario regionale di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.