A nervi scoperti. Cade l’aplomb diplomatico tra Slovenia e Croazia sul nodo Ljubljanska Banka in nome del quale Lubiana continua a opporre il veto all’adesione di Zagabria all’Unione europea prevista per il prossimo 1 luglio. E così alle ultime dichiarazioni in merito del ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec segue una pesantissima replica su Twitter da parte del sindaco di Fiume, Vojko Obersnel autorevole membro del Partito socialdemocratico (Sdp) lo stesso del premier croato Zoran Milanovic.
«Forse noi non entreremo nell’Ue – scrive il primo cittadino del capoluogo del Quarnero – ma voi non starete più sull’Adriatico». Chiara l’allusione sull’arbitrato internazionale in corso proprio con la Slovenia sui confini marittimi tra i due Paesi ex jugoslavi nel golfo di Pirano e l’accesso alle acque internazionali. Lo sfottò di Obersnel è anche indice di nervi scoperti in Croazia. Perché il 1° luglio si avvicina e perché la crisi politica slovena con il governo di Lubiana in pratica clinicamente morto lascia veramente pochi gli spazi di manovra per risolvere in tempo l’annoso problema.
«Gli interrogativi aperti sulla Ljubljanska Banka e la ratifica del Trattato di adesione della Croazia nell’Une è senza dubbio un problema serio», ha dichiarato il capo della diplomazia slovena al programma televisivo di giovedì scorso “Sguardi sulla Slovenia” in onda su Rtv Slovenija, la tv di Stato. Erjavec ha altresì aggiunto, confermando peraltro i timori di Zagabria, che se la crisi di governo in Slovenia dovesse continuare sarà molto difficile che si riesca a dirimere la questione in tempo per il 1 luglio. «E se si fallisce questo termine – ha aggiunto – può anche succedere che la Croazia non diventerà mai un Paese dell’Unione europea» visto che Bruxelles in questa fase non ha alcun interesse a portare avanti la politica dell’allargamento visto che all’ordine del giorno ci sono ben altri problemi.
Un ministro di uno Stato vicino e che si autoproclama amico della Croazia – precisa allora Obersnel – non può rilasciare simili dichiarazioni, la politica slovena deve rendersi conto che in questo modo non è possibile costruire rapporti di amicizia». «Quello che ho scritto – precisa subito dopo il sindaco rendendosi evidentemente conto dell’irruenza espressa su Twitter – è una mia posizione personale di cui ho pienamente diritto visto che parte della mia famiglia e di origini slovene». Aggiusta poi il tiro sostenendo che le sue parole erano indirizzate personalmente al ministro Erjavec. «Vedo che tutti si sono arrabbiati per un “tweet”, ma esso era diretto al ministro Erjavec e a chi lo sostiene». Erjavec che ha anche detto che la Slovenia è in grado di ratificare il Trattato di adesione croato all’Ue entro la fine di febbraio ma solo se Zagabria ritirerà le denunce penali contro la banca di Lubiana. Insomma siamo oramai alla cena delle beffe.
Mauro Manzin
“Il Piccolo” 20 gennaio 2013
Il sindaco di Fiume/Rijeka, Obersnel (foto www.novilist.hr)