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Lussignani esuli e rimasti omaggiano Kaschmann – 17lug13

Al completo, l’altra sera, l’estivo della Biblioteca civica di Lussinpiccolo per la cerimonia d’apertura dell’VIII edizione delle Giornate di Giuseppe Kaschmann. Tra il numeroso pubblico, pure il sindaco Gari Cappelli, il direttore delle Serate musicali di Ossero, Martina Lipovac, il direttore dell’Università Popolare Aperta di Lussinpiccolo, Gordana Maja Antoninich, il direttore della Biblioteca comunale, Jagoda Mužić, il direttore dei Cantieri, Vinko Mužić, il presidente della Comunità di Lussinpiccolo, Doretta Martinoli Massa e il presidente della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, Anna Maria Saganić. Ha condotto la serata Anna Kersulić.

È la cresta di un’onda lunga e bellissima quella che si muove sull’isola, per le sue bellezze naturali, la sua multiforme cultura, le iniziative che consentono di riscoprire e ampliare conoscenze remote, spesso confuse o cadute nell’oblio. Grande lo spazio dato dai lussignani non più residenti all’arte di Giuseppe Kaschmann, baritono di talento e cantante attore, quasi sconosciuto ai più.

A fare luce sul personaggio, un’esaustiva biografia scritta dalla pronipote Giusy Criscione, intitolata “Giuseppe Kahmann. Signore delle scene”. Nato a Lussinpiccolo nel 1850, quattordicesimo figlio di Giuseppe e di Eugenia Ivancich, un tipico esponente della società lussignana dei tempi della vela, quando i cantieri della zona prosperavano e gli intraprendenti armatori e capitani si arricchivano trasportando merci in tutto il mondo. Di famiglia colta, seguì la sua passione, il canto.

Il talento non gli mancava, l’intraprendenza e la cultura neppure, conosceva e cantava in sette lingue. Sin da giovane ebbe il coraggio di affrontare le scene e il giudizio del pubblico, facendo la gavetta durante il servizio militare a Zagabria, debuttando a ventisei anni al Regio di Torino. Ammaliava il pubblico con la sua signorilità, la sua voce, le sue doti d’attore, le sue interpretazioni. Ha calcato i teatri delle Americhe, della Russia e dell’Europa, poco invece ha cantato nell’Impero austro-ungarico perché considerato disertore. Grazie all’intercessione di Papa Pio X presso l’imperatore Francesco Giuseppe, nel 1884 Kaschmann ottenne la grazia e, dopo trent’anni di esilio, fece ritorno a Lussinpiccolo.

Grande il successo ottenuto l’altra sera dall’esibizione del baritono Saša Matovina che, accompagnato al pianoforte dal mo. Igor Vlajnić, ha interpretato arie operistiche in lingua croata, italiana e tedesca. I dodici pannelli espositivi curati da Rita Cramer – Giovannini degli Ivancich hanno ripercorso le varie tappe della strepitosa carriera del Kaschmann.

Le ottave Giornate di Kaschmann si concluderanno stasera con un concerto nel corso del quale verranno eseguite arie che hanno reso famoso nel mondo il baritono lussignano.

Mariano L. Cherubini
“la Voce del Popolo” 16 luglio 2013

 

 

 

Lussinpiccolo, concerti all’aperto in occasione dell’VIII edizione delle Giornate di Giuseppe Kaschmann (foto www.malilosinj.hr)

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