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Masserizie degli Esuli in mostra alla Camera (Il Piccolo 06 feb)

Un’installazione a Montecitorio, realizzata con le masserizie degli esuli quale simbolo tangibile del dramma vissuto da questi ultimi. L’opera celebrerà così il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo anche alla Camera, e verrà inaugurata dal presidente Gianfranco Fini. A realizzare l’iniziativa è stato chiamato l'Irci, l'Istituto di ricerca e cultura istriano-fiumano-dalmata, incaricato di allestire appunto l'installazione mercoledì 10 febbraio. A Montecitorio con Fini ci sarà il presidente dell'Irci, Lucio Delcaro. L'installazione, curata e realizzata dal direttore dell'Irci Piero Delbello, sarà collocata all'interno della Sala della Lupa visitabile per l’intera giornata dal pubblico di Montecitorio (dalle 9 alle 18.30).

«Si tratta – spiega Piero Delbello – di un'opera costruita con le masserizie degli esuli a ricordo della tragedia giuliano dalmata: in primo piano spiccano un carretto a mano e una sequenza di bauli zeppi di oggetti personali, biancheria, fotografie familiari, quaderni dei bambini. Ben visibile anche da una catasta di sedie contrassegnate dalle etichette delle prefetture di tutte le città italiane che furono sede dei Crp (Centro raccolta profughi), sovraimpresse con i nomi dei proprietari, il numero di esodo, la destinazione. Quest'installazione formerà un'isola nella sala più prestigiosa della Camera e sarà circondata da una sequenza di otto riproduzioni fotografiche di grande formato che testimonieranno i terribili momenti dell'esodo, la vita alienante nei campi profughi, le file lunghissime di decine di migliaia di persone che, in un freddo e innevato febbraio del 1947, si imbarcarono dal molo di Pola sul "Toscana". Gli elementi dell'installazione sono stati selezionati negli oltre 2500 metri quadrati di masserizie originali dell'esodo, conservate a Trieste».

Sempre a cura di Piero Delbello, e su iniziativa dell'Irci è promossa la mostra "Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime", visitabile a Trieste negli spazi del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata, a cura del direttore Irci Piero Delbello, su progetto e allestimento di Athos Pericin.

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