MANTOVA Senza pace e senza peli sulla lingua a Mantova Predrag Matvejevic lo scrittore di Mostar e di “Breviario mediterraneo”. «Dopo quattro anni in Francia e 14 in Italia, sono tornato a Zagabria. Il mio esilio è finito, ma la Croazia che ho ritrovato è un paese in cui il nazionalismo repressivo va di pari passo con la corruzione dilagante. Tudjman e i suoi successori non potevano fare peggio, ma tutto l’est è in preda a una grave malattia».
E lei non ha perso l’abitudine alla denuncia.
«No, anzi ho scritto un pamphlet contro Putin, uscito in Italia il giorno del suo arrivo a Roma e in Lussemburgo sempre in occasione di una sua visita. Così a Belgrado scrivono (s’inventano) che sono pagato dall’Arabia Saudita, e a Mosca mi sono fatto altri nemici».
E a Zagabria?
«Vedo gli sguardi dei nazionalisti che mi danno del traditore perché scrivo che le privatizzazioni in atto in Croazia sono false, sono truffe. Basta vedere come hanno svenduto la cantieristica. Un disastro».
I colpevoli?
«Lo è anche l’Europa che – impegnata con gli Usa a guardare solo verso l’Urss – ha lasciato i Balcani distruggersi, abbandonandoli a un destino di cui oggi sta facendo le spese anche la cultura, marginalizzata». (se.bu.)