Oltre ai vari risvolti storici delle vicende che sconvolsero l’esistenza di 350.000 istriani, fiumani e dalmati (quali le due ondate di uccisioni nelle Foibe, i bombardamenti di Zara, la strage di Vergarolla, il treno della vergogna ed i Centri Raccolta Profughi), parole e immagini saranno dedicati pure all’associazionismo originatosi fra coloro che tali esperienze affrontarono, a chi rimase nelle terre cedute alla Jugoslavia di Tito e agli esuli e loro discendenti che riuscirono a costruirsi una nuova esistenza che li avrebbe visti primeggiare in vari ambiti lavorativi, sportivi e artistici.
LEGGI L’ARTICOLO
http://www.triesteprima.it/cronaca/meeting-di-rimini-2015-mostra-sugli-esuli.html