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Mesic: “Nessuno fu ucciso perché italiano”

Non passa il vizietto al presidente croato Mesic di straparlare sulle Foibe e sull'Esodo.

Nel corso della trasmissione radiofonica croata "Il caffè con il presidente" ha fatto alcune dichiarazioni sconcertanti sulle condanne agli infoibati: "Si trattava di tribunali che emettevano sentenze con grande rapidità. Era sufficiente che qualcuno avesse militato un po' più a lungo nei reparti fascisti perché venisse giudicato colpevole".

E a proposito dei morti nelle Foibe ha aggiunto che "Nessun bambino è stato ucciso e nessuno è stato ucciso perché era italiano".

La prima ipotesi che ci viene in mente è che il presidente croato arrivi oggi da Marte, essendo mancato dalla Terra per parecchi decenni. Non vediamo quale altro motivo può giustificare delle affermazioni così palesemente "extraterrestri".

I tribunali erano molto rapidi? Quindi irregolari!

E tutti quelli che sono finiti nelle Foibe o in fondo al mare senza processo? Sono la maggior parte!

Milizie fasciste? Ne facevano parte anche i 39 sacerdoti uccisi?

Nessun bambino nelle Foibe? Ha forse fatto lui personalmente i controlli scendendo nelle Foibe?

Nessuno ucciso perché italiano? Allora erano solo allucinazioni di 350.000 nostri concittadini…

Faceva bene giorni fa un settimanale croato a richiedere la destituzione di Mesic da parte del Parlamento. Aggiungiamo il consiglio di un lungo ricovero in una casa di cura psichiatrica.

L'intera intervista a Mesic, con altre incredibili affermazioni, può essere letta sul sito del quotidiano italiano di Fiume "La Voce del Popolo" al link http://www.edit.hr/lavoce/070227/politica.htm.

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