TRIESTE. «Se la Croazia democratica di oggi è cosciente di non aver nulla da
spartire con il regime comunista di Tito, non dovrebbe avere difficoltà a
riconoscere l'amara e tragica vicenda delle Foibe e dell'Esodo
giuliano-dalmata». Lo ha detto, in una nota, il presidente dell'Associazione
nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), Lucio Toth.
Secondo Toth, «i Paesi che vogliono entrare nella Ue ed essere definiti
"europei" devono riconoscere i genocidi del passato e inchinarsi davanti a
loro. Vale per la Turchia di oggi – ha precisato il presidente dell'Anvgd –
ma anche per la Croazia», che deve riconoscere la pulizia etnica subita
dagli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia ad opera del regime di
Tito, «come l'Italia democratica ha saputo riconoscere i suoi torti storici
verso i popoli della ex Jugoslavia».