Il Ministro dell´Interno ha diramato il 9 febbraio a tutti i Prefetti una direttiva per una corretta applicazione della legge n.54 dell´89 che prevede “Norme sulla compilazione di documenti rilasciati a cittadini italiani nati in Comuni ceduti dall´Italia ad altri Stati in base al Trattato di Pace”.
Ci sono state, infatti, numerose segnalazioni da parte di cittadini che hanno lamentato un´applicazione sbagliata della legge che prevede che tutte le pubbliche amministrazioni “nel rilasciare attestazioni, dichiarazioni, documenti in genere a cittadini italiani nati in Comuni già sotto la sovranità italiana ed oggi compresi nei territori ceduti ad altri Stati, ai sensi del Trattato di Pace con le potenze alleate e associate, hanno l´obbligo di riportare unicamente il nome italiano del Comune di nascita, senza alcun riferimento allo Stato cui attualmente appartiene”.
Il mancato rispetto di questa norma, evidentemente, determina non pochi problemi a cittadini italiani, come quelli zona istriana, che si vedono attribuita una nazionalità diversa da quella italiana.
“A tale riguardo – recita la circolare – si invitano nuovamente le SS.LL. a richiamare l´attenzione delle pubbliche amministrazioni sulla questione segnalata, utilizzando lo strumento della Conferenza permanente ed anche intensificando, nei confronti dei Comuni, le visite ispettive previste in materia demografica.”
In considerazione, poi, del necessario coinvolgimento delle Aziende sanitarie locali, i Prefetti delle sedi capoluogo di Regione “sono pregati di porre in essere, alla luce del principio di leale collaborazione, ogni utile iniziativa nei confronti delle Amministrazioni regionali, sottolineando che l´attribuzione, ad opera di enti di governo, Asl o aziende municipalizzate di cittadinanza non italiana a cittadini nati in Italia rappresenta una violazione della legge predetta ed è fonte di grave nocumento per gli interessati”.
La circolare è effetto diretto degli ultimi interventi dell'ANVGD in materia di anagrafe degli Esuli.