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Mondiali pallamano: violenze anti serbe a Zara (Il Piccolo 26 gen)

ZARA Un tifoso della Macedonia brutalmente pestato con una mazza da baseball; presa a sassate l’auto di servizio di Marko Ivanovic, direttore del club serbo di basket Hemofarm; quindi un falso allarme-bomba nell’Albergo Kolovare e infine la rimozione delle bandiere di tutte le nazionali partecipanti, poiché quella serba avrebbe potuto accendere la miccia d’incidenti dalle conseguenze pesantissime.

Sono i gravi episodi verificatisi in questi giorni a Zara, una delle città che ospita i Campionati mondiali di pallamano maschile. Il torneo iridato è cominciato la scorsa settimana, coinvolgendo le maggiori città della Croazia (con l’eccezione di Fiume, la grande esclusa) e finora era stato caratterizzato da un clima di sana rivalità sportiva, senza episodi di violenza. Nel corso della fase eliminatoria, la nazionale della Serbia ha disputato i suoi incontri nello splendido Palasport di Parenzo, sorretta dal tifo di centinaia di sostenitori giunti dall’ex repubblica jugoslava. La gente istriana ha risposto da par suo, in modo civile, confermando il suo grande senso d’ospitalità. Esaurite le eliminatorie, alla selezione serba è toccato il girone di Zara, di una città che ha maggiormente patito per i traumi della guerra croato–serba degli anni 90 e dove sono tante le persone che hanno avuto uno o più famigliari deceduti o mutilati nel conflitto. Ferite nell’anima che ancora non si sono rimarginate, un odio mai sopito: queste le molle degli incidenti verificatisi lo scorso week-end nella città del maraschino. Qualcuno dirà: «Ma cosa c’entra un supporter macedone con i serbi?». Esatto, non c’entra nulla ma secondo gli investigatori della polizia il gruppetto di violenti che ha inseguito per le vie di Zara il 42enne Kole Popovski di Skopje, l’avrà scambiato per un serbo. E dopo averlo raggiunto, l’ha colpito più volte con una mazza da baseball, mirando alla testa e alla parte sinistra del corpo. Il macedone, fuori pericolo di vita, è ricoverato in Neurochirurgia all’ospedale zaratino. Per quanto riguarda il falso allarme-bomba, questi ha riguardato l’Hotel Kolovare, dove è alloggiata la nazionale serba.

L’auto semidistrutta è una Skoda Superb con targa serba, guidata da Ivanovic, la cui squadra ha affrontato sabato lo Zadar nella Lega Nlb di pallacanestro. Non si sono avuti feriti ma la macchina ha subito gravi danni dopo essere stata fatta segno di una fitta sassaiola. Infine l’episodio della rimozione delle bandiere delle 24 nazionali partecipanti ai Mondiali, che sventolavano sulla principale piazza di Zara. Il sindaco Zivko Kolega (Hdz) le ha fatto togliere tutte, dopo le richieste di numerosi cittadini che protestavano per la presenza del vessillo nazionale serbo. Il gesto di Kolega è stato criticato anche dal governo croato, guidato da una coalizione a maggioranza accadizetiana. Restando in tema, da citare che sabato sera a Zagabria due uomini – visibilmente alticci – hanno strappato la bandiera serba nel tendone di piazza del Bano Jelacic, nel quale si seguono le partite dei Mondiali da un maxischermo. I due ubriachi hanno trascorso la notte in guardina, smaltendo così la sbornia e beccandosi una denuncia della polizia. Il sindaco zagabrese Milan Bandic si è scusato per l’accaduto.

(a.m.)

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