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Monfalcone: Esodo dimenticato, cippo senza targa (Il Piccolo 25 ago)

MONFALCONE (GO) Via dell'Istria, che attraversa l'area dell'ex ospedale, rimane una delle tante strade di Monfalcone. Il nome, così com'è stato scelto dall'amministrazione comunale, indica in sostanza una regione geografica a cavallo tra Slovenia e Croazia e nulla dice in modo esplicito dell'esodo dalla stessa Istria, Fiume e Dalmazia dopo il secondo conflitto mondiale e del dramma delle foibe. Anche perché il "monumento" collocato nel parco che fiancheggia la strada rimane, dal 10 febbraio scorso, quand'è stato inaugurato in occasione della Giornata del ricordo, una pietra del Crso, né più né meno. In oltre sei mesi la targa che avrebbe dovuto completare il cippo a memoria di quanti, circa 350mila, furono costretti a lasciare la loro terra perché di fatto di madrelingua italiana non è stata ancora collocata. E così la pietra del Carso, collocata tra l’erba a fianco di via dell’Istria rappresenta in modo esatto ciò che è stata la tragedia del confine orientale per circa cinquant’anni: qualcosa di muto e privo di parola per l’intera comunità nazionale, che dell’esodo e delle foibe non sapeva nulla.

Il cippo a ricordo dell'esodo in tanti mesi è divenuto solo un elemento di arredo, utile al massimo alla sosta dei cani che vengono portati a passeggiare nell'area verde. Ai piedi del cippo non ci sono corone, per quanto rinsecchite, anche perché ignoti hanno pensato bene di bruciarle dopo due settimane dalla deposizione, verso la fine di febbraio. La mancata apposizione della targa rischia quindi di essere l'ennesima dimostrazione di quanto il tema dell'esodo e delle foibe rimanga "delicato" per l'amministrazione comunale di centrosinistra, arrivata all'inaugurazione di via dell'Istria con una gestazione travagliata a durata oltre un paio d'anni. L'assessore alla Cultura, Paola Benes assicura però da parte sua come la targa da apporre sul "monumento" all'esodo sia pronta e sarà quindi collocata quanto prima. «Non c'è alcun problema interno alla giunta – chiarisce l'assessore alla Cultura – e si è deciso anzi di sistemare la targa nel più breve tempo possibile, spero nell'arco di qualche settimana, senza attendere quindi qualche occasione ufficiale che avrebbe costretto a rinviare ancora il completamento del cippo». La targa riporterà una frase del presidente della Repubblica sulle vicende che interessarono gli italiani d'Istria e Dalmazia.

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