Nel boschetto al confine tra i comuni di Lisignano e Medolino nel sud dell’Istria è stato eretto un monumento a ricordo dell’esodo e della deportazione degli Istriani tra il 1915 e il 1918. L’opera realizzata in pietra istriana, è opera dello scultore Sime Vidulin, intervenuto alla cerimonia. L’onore dello scoprimento è toccato ai due sindaci: Maja Cvek di Lisignano e Goran Buic di Medolino che quindi assieme ai piu stretti collaboratori hanno deposto corone di fiori. Natalija Grgorinic ha ripercorso gli eventi storici di un secolo fa, molto vivi nel ricordo di numerose persone della zona,tramandati dai nonni e bisnonni. Gli esodati e deportati in Austria nonché nelle zone rurali della Cechia e dell’Ungheria furono circa 60.000. Nel campo di concentramento di Gmund in Austria vennero internati 15.000 istriani di cui 5.000 persero la vita, in massima parte bambini.
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