REGGIO EMILIA (11 maggio 2010) – E' morto all’età di 84 anni il maestro Graziano Udovisi, l'ultimo sopravissuto alla tragedia italiana delle foibe, dove furono uccisi, durante il secondo conflitto mondiale, dall'esercito comunista del Maresciallo Tito, circa 20.000 italiani. Questo il ricordo che ne traccia Marco Eboli consigliere del Pdl e primo a far conoscere al grande pubblico la vicenda di Udovisi. "Erano chiamati esuli in Patria perchè per il solo torto di difendere con onore la loro appartenenza all'Italia, furono osteggiatti, umiliati, derisi, dimenticati. Tentammo anche di far raccontare agli studenti la sua storia, ma il clima degli anni '80 e '90, non lo consentì per l'opposizione della sinistra. Andava in giro per l'Italia, in altre scuole, a raccontare una tragedia dimenticata, ma a Reggio Emilia, sua città adottiva, non poteva. Anche dopo l'istituzione, nel 2004, grazie al governo Berlusconi, della "giornata del ricordo del 10 febbraio", in memoria degli infoibati, nonostante, su mia sollecitazione, il Comune di Reggio Emilia, sin dal 2005 organizzi mostre ed iniziative per ricordare il dramma delle foibe, non fu mai invitato a raccontare la sua storia, per l'opposizione dell'Istituto storico della Resistenza. Il 16 marzo del 2009, ottenni dal presidente della Camera Ginfranco Fini e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, la possibilità di ricevere il maestro Graziano Udovisi, il quale, insieme alla moglie Corinne ed alla figlia Raffaella, ci accompagnarono nella visita. Graziano visse quella giornata come un risarcimento morale per sè ed i 20.000 italiani infoibati. Il suo desiderio sarebbe stato quello di ricevere una medaglia, od un attestato che lo ripagasse dei patimenti sopportati". Dalla sua esperien- za è nato un libro “Foibe l'ultimo testimone”, uscito nel febbraio scorso.
I funerali si svolgeranno domani alle 10 partendo dalla Casa di Cura Villa Verde per la chiesa parrocchiale di Montecavolo, indi in auto al cimitero locale.