Il Console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, ha visitato ieri la Regione Istriana, dove ha incontrato la vicepresidente dell’amministrazione regionale Viviana Benussi, l’assessore regionale per la collaborazione internazionale e l’integrazione europea Oriano Otočan e la responsabile dei progetti internazionali Patrizia Bosich. Cianfarani era accompagnato da due strette collaboratrici, Ileana Jančić e Irene Sanna. Scopo dell’incontro, parlare della collaborazione bilaterale tra Istria e Italia, e di quella multilaterale, tra partner italiani e la Regione Istriana. Insomma, di cooperazione si tratta, e stretta, datata ancora 1994, quando venne firmato un primo protocollo con la Toscana; seguirono le firme dei protocolli di cooperazione bilaterale con tutta una serie di Regioni italiane.
Sogno nel cassetto, ha detto Benussi, è di far parte prossimamente del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) per una “Euroregione senza confini”. Il GECT è stato fondato a novembre dell’anno scorso a Venezia e prevede una cooperazione nei settori di turismo, istruzione, scienza, innovazione e tecnologie, sanità, trasporti e cultura. Altra forte aspirazione dell’Istria, entrare a far parte della costituenda Macroregione adriatico-ionica (tra realtà dell’Adriatico e del Mar Ionio), la cui costituzione è prevista nel 2014 e si prefigge di “consolidare la cooperazione economica e sviluppare una governance comune su probemi condivisibili”.
Gli ospiti italiani sono stati messi ancora a conoscenza dei sette progetti finanziati dalla Repubblica Italiana (Legge 84/2001) per un totale di 8,3 milioni di euro e dei progetti finanziati dalla Regione Veneto (Legge regionale 15/1994).
“Ringrazio le istituzioni della Regione, che ci è molto vicina, ha dichiarato il Console generale, con la quale abbiamo un rapporto eccellente. Abbiamo progetti comuni con la Croazia, in particolare con l’Istria, attiva in tutti gli ambiti possibili”. Cianfarani ha parlato anche di complementarietà (dove tutto è basato sulla funzionalità reciproca) poiché “l’Italia sostiene i progetti fatti dalle Regioni, dai Comuni, dai vari enti istituzionali”, ed anche se gli Stati nazionali e gli enti locali non dispongono dei fondi che vorrebbero, sarà solo lavorando assieme che si otterrà di più in futuro.
Renato Cianfarani ha ribadito quanto siano diventati strettissimi in questi anni i rapporti tra l’Istria, le Regioni italiane e le diverse realtà istituzionali italiane. “La Comunità Nazionale Italiana – ha proseguito –, è stato detto molte volte, però, giustamente, va ripetuto, è un fattore fondamentale. La fortuna – ha ribadito Cianfarani –, è quella di trovarci in una regione multiculturale e multilinguistica, dove le cose andranno sempre meglio, soprattutto per quanto concerne l’applicazione del bilinguismo e dei diritti delle minoranze.
Interrogato sul livello dell’informazione in lingua italiana e, concretamente, su quella radiotelevisiva (“Radio Pola e anche Radio Fiume in lingua italiana, ha concretizzato la domanda il collega dell’emittente radiofonica polese parlando del palinsesto, sono a un livello di 40 anni fa”), Cianfarani ha sottolineato: “Anche la Voce del popolo vorrei che fosse letta maggiormente perché è un ottimo giornale. Per l’altra questione non è che possa fare molto. Spero comunque di poter fare almeno qualcosa in tal senso”.
(fonte “la Voce del Popolo 21 febbraio 2013)
Il console d’Italia Renato Cianfarani (foto www.zeud.org)