(ANSA) – TRIESTE, 13 LUG – ''Cosa rimarra' di questo concerto? Non sono un politico, ne' una Cassandra e nemmeno il polpo Paul. Ma sono fiducioso: se i giovani vogliono questo, nulla puo' arrestare la forza della gioventu'': lo ha affermato il maestro Riccardo Muti, che stasera a Trieste dirigera' il concerto ''Vie dell'amcizia'' alla presenza dei presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia. Con il concerto, che si avvale di un'orchestra formata da 360 tra musicisti e coristi italiani, sloveni e croati, ''non risolviamo cio' che deve essere ancora sedato negli animi di chi ancora ricorda il passato e le colpe – ha spiegato Muti presentando alla stampa il concerto – lo spirito con cui eseguiamo questo concerto non e' dimenticare il passato ma guardare al futuro con spirito assolutamente nuovo''. Muti ha respinto ogni merito per aver creato l'occasione di affiancare i Presidenti di Italia, Croazia e Slovenia. ''Non rivesto assolutamente nessun ruolo – ha sottolineato – ne' mi faccio carico di onori che non merito. Credo che il primo riconoscimento vada ai tre Presidenti che hanno lavorato. Il Presidente Napolitano dall'inizio ha avuto molto a cuore la possibilita' di questo incontro nusicale attraverso i giovani di tre nazioni''. Quello che Muti ha cercato e' la creazione di ''un suono unitario in musicisti di cultura e educazione diverse che pero' sono riusciti ad amalgamarsi in un abbraccio che e' l'abbraccio tra gli uomini''. Allestito su un palco sul fronte mare della piazza dell'Unita' d'Italia, il concerto si svolge davanti ''all'Adriatico, che unisce Italia, Slovenia e Croazia''. Semplice il programma: esordio con il requiem di Luigi Cherubini, dedicato ad un messaggio di pace, seguito da brani sloveni e croati, con un messaggio di liberta'. A Trieste di simboli se ne potrebbero trovare tanti – ha detto Muti – di certo ''non penso alle celebrazioni per l'Unita' d'Italia, ma dell'Italia, Slovenia e Croazia''. Sull'ordine di esecuzione dei tre inni nazionali ''simbolo, significato e storia dei tre Paesi'', Muti ha regalato una battuta. ''In che ordine sono stati concepiti? Ci ho pensato molto. Nella disperazione ho pensato anche a un contrappunto a tre, ma siccome avrebbe creato dei problemi ho pensato che, partendo da noi l'idea, potevamo procedere in senso orario, Italia, Slovenia e Croazia''. (ANSA).