Ci siamo, è fatta: con somma soddisfazione annunciamo che da oggi a Napoli esiste “Largo Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”.
L’intitolazione di una strada agli esuli giuliano-dalmati è un atto di grande importanza e di alto valore simbolico. Il comune di Napoli ha accolto una richiesta che da anni proveniva dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
È un atto importante perché anche Napoli, come le principali città italiane, finalmente dedica una strada per ricordare la tragedia del popolo giuliano-dalmata (che durante e alla fine della Seconda guerra mondiale è stato vittima del progetto espansionistico titano che ha determinato l’esodo di circa 350.000 persone).
Ma è anche un atto dall’alto valore simbolico perché Napoli decide di denominare Largo Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia proprio quel pezzo di strada che per anni è stato attraversato quotidianamente da decine e decine di quegli esuli in fuga per entrare ed uscire dal Campo profughi di Capodimonte (durato fino al 1962).
Così facendo, possiamo dire che idealmente Napoli conclude il percorso di accoglienza che aveva iniziato nel 1947. Dedicando una strada a quegli esuli, Napoli ingloba definitivamente la storia di quelle persone all’interno della propria storia.