Non molto tempo fa, parlando con un funzionario del Comune di Capodistria (nostra connazionale, tra l’altro, quindi più vicina a certi problemi), nel menzionare Nazario Sauro sentii replicare che quel nome faceva ancora “tremare” i muri del palazzo municipale. Ma come, mi sono chiesto, è passato quasi un secolo dalla scomparsa del marinaio di Bossedraga e sono trascorsi oltre vent’anni dal crollo della Repubblica federativa e del suo impianto ideologico che tanto aveva avversato qualsiasi espressione del patriottismo dell'”altra” parte, eppure vi sono ancora delle reticenze, delle forme di perplessità e di titubanza nei confronti del passato cittadino?
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