Nazisti, comunisti jugoslavi, angloamericani e finalmente Italia: il lungo dopoguerra triestino

Guerra, confini, Repubblica e libertà. Settant’anni fa Trieste tornava italiana è il titolo dell’articolo con cui lo storico e saggista Gianni Oliva ha raccontato sabato 26 ottobre scorso sulle colonne de La Stampa il travagliato dopoguerra triestino, pagina emblematica della complessa vicenda del confine orientale italiano.

L’articolo può essere letto sul sito internet del prof. Oliva:

https://giannioliva.it/2024/10/26/la-stampa-guerra-confini-repubblica-e-liberta-settantanni-fa-trieste-tornava-italiana/

Questi argomenti sono stati di recente più ampiamenti sviluppati da Oliva in una videoconferenza tenuta per il Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nell’ambito del ciclo di approfondimenti che Anna Maria Crasti (vicepresidente ANVGD Milano) ha organizzato per celebrare i 70 anni del ritorno dell’amministrazione italiana nella Zona A del mai costituito Territorio Libero di Trieste, senza dimenticare che sulla Zona B (Capodistria e Buie) la presa jugoslava si faceva invece ancora più stretta, originando l’ultima ondata dell’Esodo istriano.

 

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