La storia più nascosta di Nino Benvenuti, istriano e campione epocale del pugilato e dello sport italiano, viene alla luce in questi giorni in libreria con l’uscita del volume “L’Isola che non c’è”. I primi anni della sua vita, segnati dal dramma della guerra e dal triste destino del suo paese, Isola d’Istria, da cui lui e la sua famiglia fuggirono, incalzati dalle truppe di Tito. «Molti sapevano – dice oggi Benvenuti – e non hanno fatto niente. Se non indignarsi quando ormai non serviva più». Il racconto, che parte dall’infanzia, si ferma al giorno glorioso della conquista dell’oro olimpico, nel 1960 a Roma.
Il libro, edito da Eraclea EdizionI Sportive, è scritto a quattro mani con l’apporto di Mauro Grimaldi.
Nino Benvenuti, popolarissimo fra gli Esuli giuliano-dalmati, tuttora collabora con la Rai per le trasmissioni sul pugiliato. Ha promesso che presto sarà al Quartiere giuliano-dalmata di Roma per incontrare la comunità e riabbracciare ancora una volta i suoi tifposi più fedeli.