Questa mattina ci ha raggiunto la terribile notizia che è stanotte venuto improvvisamente a mancare Gianclaudio de Angelini, esule da Rovigno (classe 1950), consigliere del comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ed attivo in tante altre sigle della diaspora adriatica.
Dedichiamo perciò alla ricorrenza odierna del 2 Giugno una riflessione che proprio ieri de Angelini ha scritto sul suo profilo Facebook: un’amara, ultima considerazione sulla storia del popolo istriano condita dalla sua tipica ironia.
NOI ISTRIANI
Certo che siamo dei bei rompiscatole!!
Il 25 Aprile per noi non è la festa della Liberazione, semmai solo quella di San Marco, poiché a noi non ci hanno liberato ma semmai occupato.
Il 2 Giugno festa della Repubblica, pur facendo parte ancora dello stato italiano, non abbiamo partecipato al Referendum consultivo così come alla Costituente…
Che date ci rimangono??
Il 17 marzo è ricordato annualmente come “Anniversario dell’Unità d’Italia” ma all’epoca di Unità ce n’era ben poca, semmai è la data della costituzione del Regno d’Italia…
Insomma dateci una data che sia per tutti..
Il IV Novembre forse?? Ma poi che diranno i pacifisti…
Gianclaudio de Angelini
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