“Quello che ho letto delle storie dell’esodo giuliano dalmata è ciò che ha vissuto la mia famiglia al Centro raccolta profughi di Laterina. – ha detto Giovanni Trillo – Spero che queste storie possano venire fuori. È importante che chi le ha vissute in prima persona le racconti. Non c’è da vergognarsi a raccontare quelle sofferenze, caso mai chi si deve vergognare sono altri”. Come mai siete finiti al Centro raccolta profughi di Laterina (Crp) e da dove venivate?
“Stavamo in Libia e si vedevano movimenti strani – ha risposto Trillo – prima c’era un buon rapporto con dipendenti libici di mio padre, sotto il potere di Re Idris, poi ha iniziato ad esserci una brutta aria, così il papà è andato al Consolato italiano di Tripoli, dove gli hanno consigliato di emigrare in Canada, o Australia, o negli USA, ma di non andare in Italia, perché il paese era appena uscito dalla guerra, ma mio padre voleva l’Italia, così siamo sbarcati a Siracusa, per andare in treno fino al Campo profughi di Laterina”.
Giovanni Trillo con i suoi familiari ricorda di esser stato al Centro raccolta profughi di Laterina (Crp) dal 1956 al 1959, essendo stata espulsa dalla Libia la sua famiglia, in seguito all’avanzare della politica panarabista. Come ricorda Claudio Ausilio, è opportuno tener conto che i manoscritti degli anni ’50 contengono vari errori materiali. In effetti alcuni nominativi Trillo compaiono nell’Elenco alfabetico profughi giuliani, conservato al Comune di Laterina. Come si legge in tale manoscritto essi risultano al fascicolo n. 645 e pare siano usciti dal Crp il 20 maggio 1958 per la località di Monteverdi Marittimo (SI). Signor Trillo, com’era la vita nelle baracche di Laterina?
“Non agevole, avevamo uno spazio per la famiglia – ha risposto – ma è stata dura, si stava stretti, ricordo di aver visto per la prima volta la neve e se c’era tanta pioggia erano guai, perché le baracche erano senza grondaie e allora immaginatevi cosa succedeva, ricordo che ci hanno portato col camion dalla stazione di Laterina fino al Campo profughi, dove si è fatta amicizia con altre famiglie di istriani. Ho frequentato la scuola nel Crp ”.
È difficile rievocare quel periodo? “Sì, devo essere sincero – ha concluso – non si riesce a parlarne con tranquillità, fa molto male ancor oggi”.
La classe 4^ elementare della maestra Carmignani, 1957
I fratelli Domenico e Giovanni Trillo sono stati scolari della scuola elementare sussidiata attiva nel Crp, come emerge dai documenti scolastici. Leggiamo dal Registro della classe 4^ vari commenti della maestra Emilia Carmignani, di Terranuova Bracciolini (AR). I suoi alunni, inclusi i fratelli Trillo, sono “pieni di entusiasmo e di buona volontà” (p. 17 del Registro). Hanno poche suppellettili scolastiche. Il libro di testo arriva il 27 gennaio 1957 e “i ragazzi sono tanto contenti e vorrebbero studiarlo tutto insieme”. Il disagio vissuto dai profughi assiepati nelle baracche di Laterina, tuttavia, si fa sentire. Il 22 febbraio la maestra scrive di dolersi per l’assenza di un suo alunno, il cui babbo ubriacatosi, ha picchiato la moglie e, poi, ha tentato il suicidio; conclude così: “chiederò consiglio all’assistente sociale”. Il 15 marzo c’è il visto dell’Ispettrice Olga Raffaelli. Alla fine dell’anno sono 17 gli ammessi all’esame, dei quali 9 sono le femmine, in maggioranza; evidentemente vari scolari sono stati trasferiti.
L’elenco dei 23 alunni della classe 4^ risulta da due registri didattici, a causa dei nuovi arrivi e dei trasferimenti di alunni in altri Crp o all’estero per il lavoro del babbo; si è effettuato inoltre un confronto con l’Elenco alfabetico profughi giuliani e con altre fonti per l’assegnazione della località dal nominativo di Basso in poi, considerata la carenza di dati nei registri scolastici. Ecco i nominativi della classe 4^ con la località di provenienza: Brachitta Stella, Tripoli, trasferita a Perugia; Benci Maria Luisa, Pola, trasferita a Roma; Bertoldi Benito, Asmara (Eritrea), trasferito; Cernaz Virgilio, Dignano d’Istria (PL), trasferito a Cremona; Minissale Mario, Neresine (PL), trasferito a Firenze; Moisei Giuseppe, Visinada (PL), trasferito a Novara; Sauer Mirella, Pola, trasferita a Serravalle Sesia (VC); Scocco Liliana, Pola, trasferita a Ravenna; Trillo Domenico, Tripoli, trasferito a Monteverdi Marittimo (PI); Trillo Giovanni, Tripoli, trasferito a Monteverdi Marittimo (PI); Vescovi Maria, Pola, trasferita a Genova; Vescovi Paolo, Pola, trasferito a Genova; Basso Claudio, Pola; Creglia Gian Pietro, Barbana (PL) trasferito a Roma; Priletti Anna Maria, s.l.; Ghini Antonio, s.l., ma cognome di Capodistria; Marcetta Bruna, Fiume, trasferita a Bergamo; Brenco Nadia, trasferita a Firenze (cognome di Pola); Bulessi Claudio, Pola; Blecich Liliana, Fiume; Isera Albino, Sanvincenti (PL); Valle Graziella, Castelnuovo d’Istria (FM); Visintini Santina, Torre di Parenzo (PL). Come si può notare la maggioranza degli scolari è della provincia di Pola (65,2%), seguiti da quelli di Fiume (13%), di Tripoli (13%) ed altro.
Il Turismo del Ricordo
Alcuni esuli hanno iniziato sin dagli anni ’70 del Novecento a visitare ciò che restava del Campo profughi di Laterina, come le famiglie Mandich e Tardivelli di Fiume. Di recente anche altri, come i Daddi di Zara, esuli negli USA, hanno effettuato la visita d’istruzione, incrementando il Turismo del Ricordo. La visita si è ripetuta, il 12 giugno 2022, pure per la famiglia Trillo, in particolare per Giovanni, Rosa Marina e Immacolata con altri parenti. Ha fatto da Cicerone Claudio Ausilio, delegato provinciale dell’ANVGD di Arezzo, sempre disponibile ad accogliere i visitatori e a mostrare loro varie immagini dell’esodo giuliano dalmata in Toscana.
Fonti orali
– Claudio Ausilio, Fiume 1948, esule a Montevarchi (AR), int. al telefono del 29 settembre 2022 e messaggi e-mail del 2-6 ottobre 2022.
– Giovanni Trillo, Tripoli 1946, vive a Pontedera (SI), int. telefonica del 3 ottobre 2022 ed e-mail di ottobre 2022.
Collezioni familiari
– Claudio Ausilio e Archivio ANVGD di Arezzo, fotografie.
– Famiglia Trillo, fotografie.
Archivi consultati – La presente ricerca è frutto della collaborazione fra l’ANVGD di Arezzo e il Comitato Provinciale dell’ANVGD di Udine. La consultazione e la digitalizzazione dei materiali d’archivio aretini è stata effettuata nel 2015 e 2022 a cura di Claudio Ausilio. Oltre alle fonti orali, si ringraziano gli operatori e le autorità del Comune di Laterina Pergine Valdarno (AR) e dell’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane (AR), per la collaborazione riservata all’indagine storica.
– Comune di Laterina (AR), Elenco alfabetico profughi giuliani, 1949-1961, pp. 1-78, ms.
– Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane (AR); consultato il seguente documento: Provveditorato agli studi di Arezzo, Comune di Laterina, Circolo Didattico di Montevarchi, Frazione C.R.P., Scuola Elementare Laterina C.R.P., Registro della classe 4^ mista, insegnante Emilia Carmignani, anno scolastico 1956-1957, pp. 23+10, stampato e ms.
Riferimenti dal web
Certi compagni di classe di Giovanni Trillo, nel 1956-1957, sono già stati intervistati per le ricerche condotte dall’ANVGD di Arezzo e di Udine. Ecco le loro storie.
– E. Varutti, L’esodo degli Scocco da Pola a Udine, Laterina e Marina di Ravenna nel 1956, on line dal 20 novembre 2020 su eliovarutti.wordpress.com
– E. Varutti, Profughi bene accolti a Laterina. La vicenda dei Bracchitta, esuli libici, 1954, on line dal 13 luglio 2021 su varutti.wordpress.com
– E. Varutti, Il mio amico Antonio. Una storia dal Centro raccolta profughi di Laterina, 1958, on line dal 16 gennaio 2022 su eliovarutti.blogspot.com
Bibliografia
– GIULIANA PESCA – SERENA DOMENICI – GIOVANNI RUGGIERO, Tracce d’esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963. Tra esuli istriano-giuliano-dalmati, rimpatriati e profuganze d’Africa, Città di Castello (PG), Biblioteca del Centro Studi “Mario Pancrazi”, Edizioni NuovaPrhomos, 2021.
– ELIO VARUTTI, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963, Firenze, Aska, 2021.
Note – Progetto di Claudio Ausilio (ANVGD di Arezzo). Testi e attività di ricerca: Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura di Maria Iole Furlan e E. Varutti. Lettori: Giovanni Trillo, Claudio Ausilio, Barbara Rossi (ANVGD Udine) e il professore Enrico Modotti. Copertina: Laterina, 31 maggio 1957. La classe di Giovanni Trillo con la maestra. Si nota in seconda fila da destra: Chini Antonio, il bambino affogato in Arno nel 1958. Collezione Giovanni Trillo.
Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine, ANVGD di Arezzo. Fotografie da collezioni private e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: http://anvgdud.it/
Fonte: Varutti e Esuli giuliani, Udine Storie di Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli e dintorni – 10/10/2022