Norma e Milojka, vittime dei totalitarismi del Novecento

Due studentesse di uno stesso Liceo accomunate da una tragica fine nelle vicende della Seconda guerra mondiale. Due liceali che hanno rafforzato il proprio carattere ed i propri ideali, andando incontro alla morte in nome di ciò in cui credevano. Due ragazze uccise dai totalitarismi che hanno insanguinato l’Europa nel Novecento e che nella frontiera adriatica si sono combattuti, sovrapposti e susseguiti. Norma e Milojka da ieri pomeriggio raccontano all’Europa le loro storie, sono simbolo di quella Giornata europea delle vittime dei totalitarismi che passa troppo in sordina, rappresentano l’equiparazione dei crimini del comunismo e del nazismo che il Parlamento Europeo ha deliberato. Norma Cossetto, la laureanda istriana violentata e infoibata dai partigiani comunisti jugoslavi, e Milojka Štrukel, la partigiana slovena morta combattendo i nazisti, sono tornate al Liceo Dante Alighieri di Gorizia, ove compirono i loro studi. È stato inaugurato un pannello trilingue (italiano, sloveno ed inglese) che racconterà le loro storie non solo ai goriziani, ma anche alle migliaia di persone che nel 2025 visiteranno Nova Gorica Capitale Europea della Cultura insieme a Gorizia.

Norma vittima dei partigiani comunisti jugoslavi, Milojka partigiana comunista jugoslava: una contrapposizione che ad alcuni è sembrata stridente, laddove l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha inteso ricordare due ragazze vittime della guerra, il cui sacrificio viene così riconosciuto non solo dalla rispettiva comunità nazionale di appartenenza, ma anche da quella che all’epoca era la controparte.

Con questo spirito il Comune di Gorizia ha patrocinato l’iniziativa: «Il ricordo del passato è un dovere civile e morale, così come il rispetto per la memoria altrui e il riconoscimento reciproco delle responsabilità e del dolore causato – osserva il Sindaco Rodolfo Ziberna, figlio di esuli istriani – Norma Cossetto e Milojka Štrukelj sono due giovani donne accomunate dall’aver frequentato il liceo classico di Gorizia e dal fatto di essere divenute simbolo delle migliaia di giovani vittime di ideologie opposte, ma ugualmente esasperate dall’odio. Ricordarle con un pannello posto di fronte all’istituto in cui hanno studiato rappresenta un passo piccolo, ma profondamente importante per le comunità del confine orientale, perché, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Mattarella “Se non possiamo cambiare il passato possiamo contribuire a costruire un futuro migliore”. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia, la cui presenza ne ha aumentato il valore simbolico».

Tra le autorità civili, militari e religiose presenti c’erano il Deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento sloveno Felice Žiža, l’Ambasciatore italiano in Slovenia Giuseppe Cavagna, il Console Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Gregor Šuc, il Presidente delle Associazioni slovene in Italia Walter Bandelj, la Segretaria di Stato Vesna Humar, il Sindaco di Nova Gorica Samo Turel, il Presidente nazionale ANVGD e di FederEsuli Renzo Codarin ed i Presidenti dei Comitati provinciali del Friuli Venezia Giulia dell’ANVGD. Don Fulvio Marcioni, espressamente delegato dall’Arcivescovo di Gorizia, ha benedetto il pannello e messaggi di apprezzamento e condivisione sono arrivati dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e dal Governatore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Ha scritto l’On. Tajani: «Alla fine di un tragico conflitto, le ideologie totalitarie si fusero con il nazionalismo più deteriore, per scavare un solco sanguinoso fra le popolazioni della sponda orientale dell’Adriatico. Popolazioni che per secoli avevano convissuto in un equilibrio complesso ma fruttuoso per quelle terre e per quelle genti. Norma Cossetto e Miloika Štrukelj pagarono il prezzo più alto di quell’odio che, a ottant’anni di distanza, si mostra nella sua cruda verità di sola e pura violenza: cieca, brutale, assassina. Quest’anno sono tornato alla Foiba di Basovizza. Sono tornato alle Fosse Ardeatine. Sono stato a Marzabotto, dove ho accompagnato il Presidente della Repubblica e il Presidente federale tedesco. Ovunque i segni dello stesso dolore: senza motivazione, senza scusanti. La Memoria è un dovere morale, civile, politico ma non significa in alcun modo riaprire antichi conflitti».

Si è invece così espresso il Presidente della giunta regionale Fedriga: «La scelta di installare nei pressi del liceo classico di Gorizia un pannello in ricordo di Norma Cossetto e Milojka Strukelj, oltre ad essere memoria di un luogo da entrambe frequentato durante il loro percorso di studi, è anche un gesto fortemente simbolico. La scuola, infatti, è laddove i nostri giovani, attraverso lo studio, crescono e formano la loro coscienza civile e dove vengono anche a conoscenza dei fatti che hanno caratterizzato la storia del nostro tempo; alcuni di questi eventi, per decenni, sono rimasti sepolti nel buio di un oblio che rischiava di mantenere seppellite molte atrocità compiute in nome di una ideologia. Il gesto simbolico di oggi si inserisce lungo il solco tracciato nel 2020 in occasione di un’altra iconica circostanza: la stretta di mano a Basovizza tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica slovena Borut Pahor. Quello fu un “inchino” alla memoria dei popoli del confine orientale, un coronamento autentico del processo di superamento delle divisioni del passato, racchiusi in un gesto che ebbe una valenza europea e internazionale».

Il rappresentante della comunità slovena Walter Bandelj ha voluto rammentare l’importanza del «lavorare insieme per la pacificazione». Una coesione che, grazie al lavoro svolto con il comune di Gorizia, esporrà le due città ai riflettori del mondo. Dal canto suo il segretario di Skgz Livio Semolič osserva come «oggi non parliamo di storia, ma stiamo facendo la Storia». Entrambi i rappresentanti della minoranza slovena in Italia prendono peraltro regolarmente parte alle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo.

«Non essendo possibile avere una “memoria condivisa” è necessario almeno rispettare la memoria degli altri, in questo caso da una parte quella delle migliaia di italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia vittime delle violenze da parte dei titini, dall’altra quella di coloro che subirono le violenze dei nazifascisti. Senza dimenticare che entrambi i popoli furono vittime delle truppe di Tito» ha quindi ribadito Maria Grazia Ziberna, Presidente dell’ANVGD Gorizia.

«Da molti anni qui a Gorizia – ha proseguito la professoressa Ziberna – ripetiamo che è tempo di superare vecchie contrapposizioni: è certamente doveroso ammettere da una parte le colpe del fascismo e sottolineare il grande valore della Resistenza. D’altra parte è necessario che vengano riconosciuti i crimini commessi contro gli italiani da partigiani e milizie agli ordini del Maresciallo Tito nei confronti di veri o presunti oppositori all’avvento del regime comunista»

Il Presidente dell’ANVGD Codarin ha voluto ricordare l’impegno della sua associazione nel far conoscere la storia di Norma Cossetto al di fuori della comunità dell’esodo giuliano-dalmata: «In questi giorni in tutta Italia ci sono tante cerimonie che ricordano l’anniversario della morte di Norma, ma ritengo che il primo importante passo per dare visibilità nazionale alla martire delle foibe per antonomasia sia stato il film “Red land – Rosso Istria”, un progetto che l’ANVGD ha finanziato e sostenuto con convinzione. Una pellicola che adesso la Rai ripropone in occasione del Giorno del Ricordo e che è stata seguita dalla fiction Rai “La rosa dell’Istria” che invece parla del nostro Esodo. E adesso si stanno concludendo le riprese di un’altra produzione della televisione pubblica, dedicata a Egea Haffner, la bambina con la valigia immortalata in quella foto che è diventata icona dell’Esodo giuliano-dalmata. Non dimentichiamo poi il nostro progetto didattico che ha diffuso nelle scuole italiane il fumetto dedicato a Norma Il pannello che è stato inaugurato a Gorizia darà alla storia di Norma una visibilità anche europea, raccontando la storia di una vittima del comunismo, i cui crimini il Parlamento europeo ha equiparato a quelli del nazifascismo»

Lorenzo Salimbeni

RASSEGNA STAMPA

RAI FVG
A Gorizia due diverse manifestazioni per ricordare Norma Cossetto
https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2024/10/prrr–fd107867-c178-4ee6-92f8-234229acf061.html#:~:text=Si%20sono%20tenute%20in%20contemporanea,il%205%20ottobre%20del%20’43.

ANSA
Foibe, scoperto pannello in memoria di Cossetto e Strukelj
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/10/05/foibe-scoperto-pannello-in-memoria-di-cossetto-e-strukelj_af6eb911-206c-4eed-adf1-6328d267467f.html

Il Goriziano

Norma e Milojka, un solo sorriso per ricordarle: memorie e contestazione a Gorizia

https://www.ilgoriziano.it/articolo/norma-milojka-solo-sorriso-ricordarle-memorie-contestazione-gorizia-5-ottobre-2024https://www.ilgoriziano.it/articolo/norma-milojka-solo-sorriso-ricordarle-memorie-contestazione-gorizia-5-ottobre-2024

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.