Oggi è il giorno di san Nazario, Patrono di Capodistria.
Per tutti i capodistriani san Nazario è qualcosa più di un semplice patrono, ma un simbolo, anche se spesso storia e leggenda si sposano in merito alla vita e alle opere di questo santo. Di Nazario, primo vescovo di Capodistria, non sono rimaste molte notizie certe sulla vita, sulle circostanze della morte e sulla sua beatificazione. Si sa soltanto che, dopo la morte, il corpo di Nazario scomparve fino all’anno 601, quando fu scoperto e tra grandi onori sepolto in un’arca marmorea nel pavimento della cattedrale di Santa Maria. Ma la sacre reliquie ancora non trovarono pace: nel 1379, quando l’Istria costiera faceva parte della Serenissima ed infuriava la “Guerra di Chioggia” tra Venezia e Genova, i liguri assaltarono e depredarono le città di Capodistria, Cittanova, Parenzo e Rovigno, trafugando per spregio i corpi dei relativi Santi patroni Nazario, Pelagio, Mauro ed Eufemia. Solo molti anni dopo, nel 1422, le reliquie di Nazario furono restituite ai capodistriani, che le posero definitivamente nel duomo, dietro all’altare maggiore, dove ancora oggi sono custodite in un sarcofago d’argento. Le cronache ci riportano alla straordinaria festa popolare che si svolgeva a Capodistria ogni 19 giugno, quando sin dall’alba frotte di visitatori e fedeli entravano in città dal contado, via terra, o da altre città costiere con i vaporetti di linea, per partecipare a cerimonie religiose e feste popolari. Dopo la messa solenne celebrata dal Vescovo, il clero e il popolo partivano dal duomo e percorrevano le vie cittadine, con in testa il busto del Santo contenente la reliquia del suo cranio, cantando l’inno a lui dedicato. Tornati in duomo, il Vescovo apriva l’arca ed iniziava l’esposizione del corpo di San Nazario ai fedeli, che durava fino a sera.
Oggi, pur se dopo molti lustri dall’Esodo dei capodistriani e la generale scomparsa dei riti popolari di un tempo, la tradizione è in parte tenuta viva nel borgo San Nazario di Prosecco, presso Trieste, dove la domenica successiva al 19 giugno si svolge la rituale processione con il busto del Santo, copia di quello rimasto a Capodistria, che pare così ergersi a custode delle antiche memorie capodistriane.