OSSERO – Nel tardo pomeriggio di sabato il parroco di Ossero don Vjekoslav Martinčić, autorizzato dal vescovo di Veglia, ha benedetto l'esterno del locale cimitero (terreno di proprietà della chiesa) dove esiste una fossa comune, attualmente senza alcun segno evidente di riconoscimento, contenente i resti di circa 28 giovani militari italiani che furono fucilati dai partigiani nelle prime ore del 23 aprile del ’45, probabilmente dopo essersi scavati la fossa. Sul posto è stata scoperta una lapide che, posta a spese della Comunità degli esuli di Lussinpiccolo, riporta questo testo: “In questo luogo, nelle prime ore del 23 aprile 1945, vennero stroncate ventotto giovani vite, italiani vittime della barbarie della guerra, possano ora riposare in pace. Alla loro memoria le Comunità dei Lussini, di Neresine e di Ossero in Italia, nel mondo. Luglio 2008”.
Circa venti di questi soldati di appartenenza alla X-MAS, erano di stanza a Neresine, nessuno di questi era nativo del paese, erano tutti provenienti da varie regioni d’Italia, soprattutto Emilia Romagna e Liguria. Avevano avuto una sola “colpa”, quella di non essersi arresi subito alle richieste in tal senso fatte loro dai partigiani. Sta di fatto che un analogo distaccamento a Lussino (Zabodaski) che si era subito arreso, ha avuto salva la vita.
Le appassionate ricerche del cap. dott. Federico Scopinich nativo di Lussino e residente a Genova e del dott. Flavio Asta di origine neresinotta, ci hanno portato a conoscere i nomi di molti di loro assieme a diverso materiale epistolare e fotografico. Ricerche non ispirate da movente ideologico o politico, ma soltanto da finalità umanitarie e religiose.
La cerimonia di sabato non ha avuto carattere ufficiale, in quanto sono in atto trattative a livello internazionale tra Italia e Croazia per la riesumazione delle salme, onde dare a queste degna sepoltura. (mlc)