È stata inaugurata al Museo d’Arte contemporanea di Pola (ex Stamperia) la mostra di Ottavio Missoni, denominata “Il genio del colore”. Una cornice culturale, caratterizzata da tre aree tematiche, ovvero dalla carriera dello sportivo (giunta ad altissimi livelli), l’attività del creativo (visto in una realtà produttiva) e l’inventiva avventura dell’artista. Ad inaugurare l’esposizione dell’artista 91.enne, ex sportivo e stilista dalmata, nato a Dubrovnik (Ragusa) e divenuto icona dell’eccellenza italiana nel proprio inconfondibile segno cromatico, sono stati Gojka Ostojić Cvajner, direttrice del Museo d’Arte contemporanea, Mario Steffé (assieme a Luca Missoni coordinatore della mostra), Toni Biloslav, a capo delle Gallerie costiere di Pirano, il presidente della Giunta dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, nonché il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani.
Cvajner in primo luogo si è detta compiaciuta di questo progetto internazionale che ha coinvolto l’Italia, la Slovenia e la Croazia, nato dalla collaborazione con l’UI, che oltre a Pola (in precedenza sono state allestite le mostre di Missoni a Maribor, quest’anno capitale della cultura, Pirano e Capodistria), farà tappa a Ragusa e Fiume. “L’idea all’inizio è apparsa modesta – ha spiegato Biloslav – però infine è emersa… l’arte vera, per cui si sono viste le possibilità per estendere questo progetto. Il tutto anche grazie al sostegno dell’Unione Italiana, che senza dubbi e in brevissimo tempo ha riconosciuto e valorizzato questa iniziativa. Sulle stesse note Steffé, secondo il quale questa mostra ricava un maggior splendore venendo esibita a Pola, per cui “grazie a questa città, che ci ha offerto un luogo unico per presentare Missoni, un amatore della natura, un uomo pigro, però, com’è noto il detto proverbiale, la pigrizia è madre del talento”.
“L’importante era riconoscere le idee essenziali e minimali dell’artista, per poi ‘piazzarle’ nella sua terra natia – ha puntualizzato Tremul. Poi le necessità si sono fatte più impegnative. Nella circostanza voglio ringraziare i patrocinatori dell’esposizione, ovvero l’Ambasciata d’Italia a Zagabria e la Città di Zagabria, l’organizzatore, ovvero Unione Italiana, i collaboratori delle Gallerie Costiere di Pirano, la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, l’Università Popolare di Trieste, il Museo d’Arte contemporanea di Pola ecc. Grazie al grosso impegno, dunque, si è visto il grande interesse e la riuscita di questo progetto”, ha dichiarato Tremul, che nella circostanza ha salutato gli ospiti d’eccezione, tra i quali Luca Canullotto, sovrintendente dei beni culturali di Udine, i vicesindaci di Parenzo e Umago Nadia Štifanić Dobrilović e Mauro Jurman e la presidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Pola, Claudia Millotti. Da rilevare, comunque, che all’evento non si sono visti i rappresentanti dei vertici cittadini polesi.
Ad intervenire è stato anche il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, ribadendo che il ministero degli Esteri italiano (che tra l’altro ha assicurato un contributo finanziario), ha sempre creduto in questa iniziativa, unica nella sua bellezza e forte nel caratterizzare il percorso di Missoni, il quale, in modo simbolico, è ritornato in queste terre. “L’italianità è una, però è necessario incentivare l’amicizia tra i popoli e trovare una lingua in comune. In tutto questo ci abbiamo creduto, e sono del parere che ci siamo riusciti”, ha concluso il console. La mostra di Missoni rimarrà aperta fino al 22 luglio, eccetto il lunedì ogni giorno dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 21. L’inaugurazione è stata accompagnata dalla rappresentazione mimica del gruppo preparato da Andrea Gotovina.