Dopo aver pubblicato i commenti e le reazioni suscitate dal libro biografico sulla vita e le opere di Padre Flaminio Rocchi ("Padre Flaminio Rocchi: l'uomo il francescano, l'esule" ed.Anvgd 2007), guida spirituale e materiale degli Esuli giuliano-dalmati per oltre mezzo secolo, vi proponiamo questa riflessione di Nicoleta Sprinceana, cittadina romena, che per puro caso ha letto il libro e che non era fino ad allora a conoscenza delle nostre vicende.
"Il genio non è mai stato concepito tra le lenzuole di seta dei possessori di ville e lussuose macchine o nei superattrezzati laboratori di genetica….
Il genio nasce, come Gesù, negli angoli piu poveri e aridi del mondo, cammina scalzo sull'erba umida di rugiada, rispetta i ricchi e ama i poveri, soffre per i dolori degli altri ma è felice; non è mai compreso ma, paradossalmente, sempre amato!
Cosi vedo il cammino di Padre Rocchi… che non ha mai avuto suoi figli biologici, ma che ha fatto con tanto amore da madre e da padre ai suoi esuli… e dopo aver letto il libro su di lui HO RICOMINCIATO A PREGARE!"
Grazie Nicoleta per questa testimonianza che, proveniendo dal di fuori del mondo degli Esuli, dimostra ancora più di quanta incomprensione i giuliano-dalmati hanno sofferto in questi decenni.