Palazzo Tarsia a Capodistria sede della Comunità Italiana

Dovrebbe essere completata in tempi brevi la documentazione necessaria affinché il governo sloveno possa mettere a disposizione della Comunità autogestita Costiera della nazionalità italiana (CAN Costiera) la sua nuova sede.

L’esecutivo, -si legge in un comunicato pubblicato sul sito della CAN-, sta acquistando a questo scopo Palazzo Tarsia, antico edificio in pieno centro storico a Capodistria, risalente al 16.esimo secolo, abitato un tempo dalla famiglia del noto compositore Antonio. Da decenni ospita le redazioni del quotidiano Primorske novice.

“Viene realizzato così”, -rileva ancora il comunicato- “un altro dei punti contenuti nell’accordo siglato con l’esecutivo dal deputato della CNI alla Camera di stato, Felice Žiža”. Palazzo Tarsia vedrà riunite tutte le istituzioni minoritarie del capodistriano che non hanno una propria sede e pertanto sono costrette a versare affitti molto salati per i rispettivi vani. Oltre agli uffici della CAN Costiera, compreso quello nuovo per il bilinguismo, -recita il comunicato- potranno lavorare a stretto contatto ancora la CAN di Capodistria, il Centro culturale e di promozione “Carlo Combi”, l’Associazione arte e cultura “AIAS”, l’Agenzia informativa “AIA”, l’ufficio di rappresentanza del deputato e tutte le altre istituzioni della CNI, da Ancarano a Pirano, che esprimeranno interesse in questo senso.

“Migliorerà ulteriormente la collaborazione e la comunicazione tra i nostri soggetti, potranno nascere nuove iniziative congiunte e forse potremo spostare al nuovo indirizzo anche gli uffici dei consulenti pedagogici per le scuole italiane” ha dichiarato il deputato Felice Žiža. “È nostra intenzione contribuire alla tutela del patrimonio storico- culturale cittadino. L’antico edificio”, –si legge ancora nel comunicato-“ha di per sé un notevole valore, aumentato dalla storia dei suoi proprietari di un tempo. Oltre a recuperarlo desideriamo allestire una stanza ricordo in onore di Antonio Tarsia, da inserire in un percorso che valorizzi l’importante musicista. Potrebbe essere incluso nell’offerta ai visitatori, che in zona potranno presto accedere al Museo multimediale della CNI, promosso dall’Unione Italiana nell’ambito del progetto “Primis”-conclude il comunicato-al quale partecipa anche la CAN Costiera. L’atrio di Palazzo Tarsia, nobile e misterioso, potrebbe fungere da spazio espositivo o da sala convegni” ha rilevato il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani.

Fonte: Radio Capodistria – 07/01/2022

Capodistria, Palazzo Tarsia

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