Panchina tricolore a Roma: ancora nulla

Un panchina tricolore nel villaggio giuliano-dalmata in ricordo dell`esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. “Il dramma delle foibe e dell`esodo degli italiani del confine orientale è una storia che va raccontata per rendere onore a chi, per la sola colpa di essere italiano, fu costretto ad abbandonare la propria terra o, peggio, venne infoibato e ucciso”.

Lo dichiara in una nota Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d`Italia in Assemblea capitolina.

“La Legge che istituisce il Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell`esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale serve proprio a non cancellare la memoria, attraverso iniziative per diffondere la conoscenza di quei tragici eventi e di conservare la memoria – aggiunge De Priamo -. Proprio per questo tra le iniziative da noi proposte e le tante attività promosse dalle associazioni di esuli e dei comitati che promuovono la celebrazione del 10 febbraio, nella seduta del 15 dicembre 2020 del Consiglio del Municipio IX abbiamo proposto una risoluzione per l`installazione di una panchina tricolore nel quartiere giuliano dalmata e l`apposizione di una targa per dedicare quel simbolo di italianità a Norma Cossetto e alle vittime delle foibe; un piccolo gesto dal forte valore simbolico in un luogo che è un simbolo. Va ricordato che il quartiere giuliano-dalmata ospita una folta comunità di esuli che dal secondo dopoguerra risiede lì ormai da decenni caratterizzando il quartiere che è diventato un vero e proprio monumento alla memoria. Nonostante l`approvazione all`unanimità della risoluzione per l`installazione della panchina tricolore, pero`, ne` il Municipio ne` la Giunta Capitolina hanno fatto nulla. Riteniamo che questa mancanza di attenzione da parte dell`Amministrazione di Roma Capitale e del Municipio IX sia un`offesa alla memoria delle vittime dell`odio antitaliano dei comunisti del Maresciallo Tito e uno schiaffo agli esuli che scamparono ai massacri e che persero i propri cari delle foibe. Per questo – conclude De Priamo – con una interrogazione urgente abbiamo chiesto che il Sindaco, la Giunta Capitolina e il Presidente del Municipio IX ottemperino a quanto impegnato dalla risoluzione approvata in Consiglio municipale”.

Fonte:  TelPress

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Il IX Consiglio Municipale di Roma Capitale con risoluzione n. 21 del 15.12.2020 ha impegnato, con votazione unanime dei consiglieri e  l’approvazione in commissione cultura delle associazioni giuliano dalmate presenti nel quartiere Giuliano-dalmata di Roma, a impegnare gli organi municipali competenti a promuovere e realizzare il progetto della “panchina tricolore” in ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata vittime del comunismo jugoslavo e in ricordo delle vittime civili da parte nazifascista in Venezia Giulia. Nella panchina doveva essere realizzata anche una targa commemorativa in memoria di  Norma Cossetto uccisa senza processo da parte Jugoslava il 5 ottobre 1943 e gettata in una foiba istriana. Era una decisione storica, ampiamente condivisa che alla fine voleva rendere la dignità del Ricordo a tutte le vittime delle dittature. Purtroppo si rischia il nulla di fatto!

«La panchina tricolore è stata  votata dal Consiglio Municipale all’unanimità – ribadisce Marino Micich (Società di Studi Fiumani) a nome del Coordinamento delle associazioni del quartiere, di cui fa parte pure il Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ed ora noi vogliamo che questo diritto non venga negato. La panchina tricolore in memoria di Norma Cossetto e di tutte le vittime civili causate dalle dittature in Istria Fiume e Zara sia posizionata al più presto da questa amministrazione. Se non verrà posta nel corso del prossimo mese di settembre protesteremo con una manifestazione pubblica il giorno della uccisione di Norma Cossetto, il 5 ottobre».

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