LETTERE
Con il tono poetico che l’ha sempre contraddistinta, la signora Annamaria Muiesan Gaspàri afferma di identificare il suo spirito patriottico nell’inno «Fratelli d’Italia». E commovente risulta – secondo lei – il quadro della nazionale di calcio che, prima di impegnarsi con il pallone, canta (o finge di conoscere le parole) «stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò». Undici giovanotti in calzoncini e maglietta che, con fior di milioni in banca, si dichiarano «pronti alla morte». Siamo seri… Si ricordi, la gentile poetessa: se Roma, al tempo della firma del mai tanto vituperato accordo di Osimo (1975) avesse invece dimostrato i propri attributi, lei potrebbe continuare a vivere nella sua tanto amata Pirano, che si troverebbe ancora in Italia. Almeno una parte dell’Istria (la Zona B) si sarebbe potuta salvare dagli appetiti titini.
Mario Milocco