La Comunità Italiana locale ha avuto l’occasione di incontrare domenica a Palazzo Manzioli, Nino Benvenuti, celeberrimo pugile italiano, nato ad Isola d’Istria nel 1938. Avendo tenuto la presentazione del suo libro, “L’Isola che non c’è” a Trieste, Nino è giunto nella città natale in accordo con Alessandra Argenti Tremul, che lo ha quindi ospitato per una delle puntate della sua trasmissione in onda su TV Capodistria.
Per il campione è stata un’intensa immersione nel passato, i cui ricordi sono estremamente vivi, e poco è bastato acciocché le domande della giornalista lo commuovessero nel narrare eventi legati alla sua fanciullezza. Dai giochi con gli amici alla casa in via Contesini, passando per gli anni di frequenza al ginnasio capodistriano e soprattutto ricordando i primi passi nel pugilato.
Un amore, secondo lui, scritto nel suo Dna, dato che già il padre Fernando aveva amato la disciplina, ma in tempi ancora acerbi perché venisse accettata. Una carriera iniziata dapprima nella cantina di casa con un sacco di iuta e guantoni improvvisati con delle vecchie calze, proseguendo con numerosi combattimenti per farsi la pelle ed allenandosi presso l’Accademia pugilistica triestina, sia quando ancora abitava ad Isola sia dopo l’esodo, per arrivare al titolo olimpico nel 1960 a Roma e poi campione del mondo dei medi tra i professionisti.
“I ricordi legati all’infanzia sono i più brutti, ma per questo anche i più belli”, ha spiegato Benvenuti, rilevando nelle cose difficili i momenti più formativi della sua vita. In questo senso, il male e le cattiverie fattegli dagli altri – iniziando da chi ha voluto prendergli la casa appartenuta alla sua famiglia da diverse generazioni – invece di diventare astio si sono tramutate in grinta, dandogli la carica per divenire il campione che oggi sappiamo.
La giornata isolana è proseguita con la troupe televisiva, accompagnata da Marko Gregorič quale rappresentante dell’Ufficio Europa di Capodistria, in punti focali della città, come presso “so’ scoio” a Punta Gallo, dove Nino ha passato le estati a fare il bagno. L’ex pugile si è dimostrato un isolano nel cuore, volendo tenere l’intervista parzialmente in dialetto e dedicando del tempo anche ai rappresentanti della CNI locale.
Lo hanno infatti salutato Amina Dudine, presidente della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”, donandogli anche un omaggio in ricordo, Felice Žiža, vicesindaco di Isola ed altri consiglieri della CAN isolana, come pure Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, ad Isola con la delegazione municipale che ha affiancato il gruppo in costume della città marchigiana, partecipante alla Festa del “miracolo isolano”.
jb / “la Voce del Popolo” 22 ottobre 2013
Benvenuti intervistato a Palazzo Manzioli di Isola per Tv Capodistria (foto www.ilmandracchio.org)