La commissione Urbanistica e Opere pubbliche, del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta Antonello Angeleri, ha approvato la nuova legge per le case ai profughi italiani della Seconda guerra mondiale. Lo comunica una nota precisando che il provvedimento contiene una modifica tecnica che rende pienamente effettiva la possibilità di vendere ai profughi italiani gli alloggi di edilizia sociale a essi riservati.
La modifica in questione riguarda, nello specifico, la legge regionale n.17/2011 che disciplina la vendita degli alloggi già assegnati in locazione agli esuli italiani provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia in base a normative nazionali del 1952 e del 1981, consentendo loro la possibilità di acquisto alle condizioni di miglior favore, ovvero a un prezzo pari al 50% del costo dell’alloggio al momento della sua costruzione.
Con la modifica intervenuta si chiarisce l’ambito di applicazione della norma, riconoscendo il titolo per l’acquisto dell’alloggio in capo ai cittadini italiani profughi, o ai familiari conviventi, che hanno ottenuto un alloggio di edilizia sociale in locazione, all’interno delle quote percentuali stabilite per legge.
Si chiarisce, inoltre, che l’alloggio in affitto deve essere stato assegnato in base a un documento, compreso il contratto di locazione, che attesti la regolarità del rapporto instauratosi fra il profugo, o i familiari succedutigli, e l’Atc.
(com-stt/mpd / www.asca.it 26 giugno 2013)
Torino, il Villaggio S. Caterina, nel quale a partire dal 1955 si stabilirono le prime famiglie di profughi che, gradatamente, lasciarono le Casermette (foto www.museotorino.it)